Poter effettuare una prova di un Omega è sempre un’emozione, per la storia, la tradizione e i contenuti tecnici che tutti gli orologi di questa maison racchiudono al loro interno. In questo caso specifico abbiamo avuto la possibilità di testare un mitico Speedmaster in versione “Racing”, e la scelta è caduta su una versione grigia con dettagli arancioni e cinturino in pelle. La colorazione non è così usuale, ma fin dalla prima impressione l’orologio impressiona per bellezza e per le differenti caratteristiche. Dal vivo, avendolo prima in mano e poi al polso, attira ancora di più l’attenzione, e durante tutta la prova, indossandolo in varie occasioni, ci si accorge di quanto spesso le persone lo notino.
Chiaramente dedicato al mondo delle automobili, da cui trae il nome, il Racing dimostra di possedere una vestibilità notevole, una leggibilità eccellente, sia durante la guida sportiva, sia in condizioni di luce scarsa; la cassa in acciaio inossidabile, da 44,25 mm, è ben proporzionata, non è eccessiva, ma anzi permette di mantenere ben definite le varie funzioni e non risulta ingombrante, nemmeno se indossato con una giacca per una occasione di lavoro.
L’orologio è stato provato con condizioni di luce particolarmente favorevole, in pieno sole, e il vetro zaffiro con il trattamento antiriflesso su entrambi i lati ha svolto un lavoro eccellente.
Alla vista spicca ovviamente l’ormai famosa scala tachimetrica con indicazione fino 500 e la scritta in colorazione arancio posta fra il 12 e l’1. Tale scala fa bella mostra di sé su una lunetta in ceramica nera i cui numeri sono in Liquidmetal™. Rammentiamo che tale materiale risulta essere una lega molto più resistente dell’acciaio e particolarmente dotata per legarsi con la ceramica. Il risultato finale è una ghiera capace di grande resistenza, sia ai graffi sia alla corrosione.
La grintosa colorazione arancione è stata destinata alla lancetta centrale dei secondi crono (in asse con ore e minuti) ed alle due lancette più piccole dei minuti e ore crono, entrambe posizionate nel contatore posto al 3. Questa scelta, lo possiamo dire per esperienza diretta, risulta molto felice, in quanto i due dati indicati sono immediatamente rilevabili, anche con uno sguardo veloce in caso di guida.
Le lancette di ore e minuti, tutti gli indici e la lancetta dei secondi crono sono state lavorate con Super-LumiNova bianca: ne deriva che anche al buio completo la lettura dell’ora è perfetta ed immediata, ideale per chi viaggia in auto in orario notturno.
I due contatori (il secondo è posto al 9 ed è dedicato ai piccoli secondi) dispongono di anelli rodiati applicati che evidenziano i due livelli fra i contatori stessi ed il quadrante principale, che riporta una colorazione grigia con finitura spazzolata a raggi di sole. I contatori, osservando con attenzione, mostrano una lavorazione rodiata con un esclusivo motivo “Côtes de Genève” arabescato: Omega quindi, anche quando crea orologi sportivi e, quindi, a volte più “minimalisti”, non rinuncia assolutamente alla fine decorazione che impreziosisce il segnatempo. Al 6 è posta una finestrella per la data, funzione sempre molto utile, anche in caso di orologio sportivo.
La scelta di una prova di un segnatempo con cinturino in pelle marrone è stata ponderata e voluta: il Racing richiama un certo stile vintage – peraltro pienamente riuscito – ancora più accentuato da un tale abbinamento personalmente preferibile, in questo caso, ad una versione braccialata. Ovviamente, la versione in prova non è adatta all’utilizzo in acqua, ma un rapido cambio con un bracciale permette una conversione in orologio da sub; non si deve dimenticare, infatti, che la cassa è stata progettata per una resistenza fino a 50 metri di profondità. Il fondello dell’orologio è anch’esso in vetro zaffiro e permette di visionare il bel calibro Co-Axial Master Chronometer 9900, meccanico a carica automatica, dotato di spirale in silicio, ruota a colonna, certificato Metas, a regola dei più rigidi standard orologieri. Risulta inoltre essere completamente anti-magnetico, non subendo alcuna influenza anche se sottoposto a campi di ampiezza superiore ai 15.000 gauss; lo si potrà appoggiare su una cover magnetica di un tablet o vicino ad un cellulare e continuerà a segnare l’ora esatta.
Il calibro 9900 presenta ben due bariletti per animare il Racing, e la maison dichiara una riserva di carica di 60 ore; in realtà la nostra prova non sarebbe stata completa se non avessimo verificato tale dato: abbiamo potuto constatare che l’orologio ha marciato per oltre 65 ore, un dato sicuramente positivo.
La regolazione dell’orario è facile e intuitiva: estraendo la corona di una posizione si agisce direttamente sulla lancetta delle ore che avanza o arretra con uno scatto per volta, estraendo ulteriormente la corona, si agisce sulla lancetta dei minuti; entrambe le sfere sono regolabili con scioltezza e senza intoppi. I due tasti del crono sono a pompa, impossibili da far partire inavvertitamente, serve una spinta decisa per attivarli: quello ad ore 2 attiva le funzioni start e stop, quello posto al 4 la funzione reset.
Il cinturino è dotato di deployante con doppia chiusura di sicurezza, non basta un solo dito per aprirlo, serve l’azionamento dei due pulsantini con pollice ed indice contemporaneamente: una misura di sicurezza maggiore e molto apprezzabile.
Nel complesso lo SpeedMaster Racing si è dimostrato preciso durante tutta la prova, anche se appositamente sollecitato, con un quadrante ben progettato, le funzioni ben visibili e immediate ed una grande concentrazione di tecnologia; il Racing è disponibile in dieci versioni, la più preziosa con cassa in oro Sedna™ 18K, veramente lussuosa.