Altiplano, espressione di una storia che dura dal 1874

15 settembre 2023

Da sempre, Piaget si esprime con naturalezza attraverso l’arte dell’orologeria ultrapiatta. Oggi tale flusso di forza creativa, colori ed energia ha dato vita a un nuovissimo Altiplano Ultimate Concept dagli accenti blu notte.

Piaget non ha mai smesso di coltivare la sua passione per l’orologeria ultrapiatta. Più che di una specializzazione, si tratta di una forma mentis, un’identità, che a
partire dai movimenti si estende a tutte le creazioni Piaget da quasi 150 anni. In occasione di Watches & Wonders Shanghai 2023, la Maison che ha posto le basi tecniche ed estetiche dell’orologeria ultrapiatta propone una nuova versione del suo segnatempo meccanico dall’incredibile spessore di appena 2 mm: l’Altiplano Ultimate Concept.

Con il suo blu profondo e ammaliante, questa nuova creazione Altiplano Ultimate Concept sfoggia un design ancora più essenziale, ancora più vicino al colore storico della Maison. Si tratta di una première, dato che le precedenti versioni dell’Altiplano Ultimate Concept ore e minuti sono invece state progettate su commissione e personalizzate per una ristretta cerchia di happy few.

DESIGN RAREFATTO

Già in occasione di Watches & Wonders Geneva 2023, Piaget aveva proposto un’ipnotica variazione smeraldo dell’Altiplano Ultimate Concept, accompagnata da una versione blu con cassa in oro rosa dell’Altiplano Ultimate Automatic 910P, una creazione dallo spessore di 4,30 mm. Le due novità appena citate avevano ricordato a tutti la forza e la centralità dell’ultrapiatto nella proposta Piaget, nonché un’altra caratteristica storica della Maison: l’arte di giocare col colore.

Di conseguenza Piaget propone queste creazioni dallo spessore ridottissimo quali incarnazioni di un patrimonio vivente, la discendenza di una famiglia numerosa di segnatempo dove le linee non hanno mai smesso di ridursi all’essenziale e di oltrepassare i limiti dell’immaginabile. Orologi la cui apparente semplicità nasconde elegantemente il lavoro necessario a superare, millimetro dopo millimetro, gli ostacoli posti dalla materia.

GLI ESORDI

Ancor prima di diventare una Maison, Piaget ideava molti componenti per conto delle grandi Manifatture svizzere. Sin dalla sua fondazione nel 1874 ad opera di Georges-Édouard Piaget, l’azienda si è concentrata sulla produzione di scappamenti ad ancora – il sistema di regolazione dell’orologio più delicato di tutti. Da tale fabbricazione di precisione è nata, sin dagli anni 1920, una seconda specialità: progettare, fabbricare e finire movimenti per orologi da tasca di uno spessore inedito, che arrivava fino a 2,4 mm.

Ciò ha richiesto alla famiglia fondatrice Piaget di imboccare una strada visionaria, con anni d’anticipo sul resto dell’industria orologiera: integrare tutte le operazioni di fabbricazione dell’orologio. Così facendo miravano a ottenere una maestria senza pari nel campo dell’orologeria ultrapiatta – una specializzazione estremamente esigente. La Manifattura, ovvero il luogo in cui nascono i segnatempo, ha visto la luce nel paesino d’origine della famiglia, La Côte-aux-Fées.

I CALIBRI FONDATORI

Fedele alla sua identità manifatturiera, inizialmente Piaget ha ottenuto spessori ultrapiatti lavorando sul movimento. Nel 1957 è nato il calibro a carica manuale 9P. 9 sta per 9 linee, ovvero la sua misura – che corrisponde al piccolo diametro di 20 mm – e P sta per Piaget, una firma che è una garanzia – tanto più che Piaget l’avrebbe poi sempre riservata agli orologi in metallo prezioso. Lo stesso sarebbe accaduto per il suo successore a carica automatica, il calibro 12P, con i suoi 2,3 mm e il suo rivoluzionario microrotore integrato nello spessore del movimento. Oro e spessore ridotto al minimo: sono queste due caratteristiche fondanti del marchio, che si è affermato facendo valere la qualità delle sue creazioni orologiere.

SPIRITO MINIMAL

Una terza caratteristica iconica di Piaget è immediatamente visibile su tutti i segnatempo creati da allora: linee semplici, quadranti essenziali, un design in cui lo stretto necessario diviene una firma estetica estremamente ricercata, il tutto al servizio della tecnica. La cultura della famiglia Piaget, il loro rapporto con il lavoro e con la decorazione nascono dal rigore come potente motore di perfezionamento, un approccio la cui magia si esplica anche in un sapiente gioco di materiali e texture.

Così il motto di famiglia è divenuto anche quello della Maison: Faire toujours mieux qu’il n’est nécessaire (Fare sempre più del necessario) era inciso sul fondo di tutte le cassette degli attrezzi. Un promemoria permanente e indispensabile. Poiché, nonostante la frequenza con cui Piaget costruisce orologi da pochi millimetri di spessore, questi celano un’arte esigente.

LE TAPPE DELL’ULTRAPIATTO PIAGET

La produzione del 9P, ancor più che la sua ideazione, ha rappresentato un’impresa che ha impegnato la Maison ogni giorno per decenni. Negli anni Cinquanta il lavoro di fabbricazione era in larga parte manuale o effettuato su macchinari dalle capacità rudimentali. Ogni componente necessitava di essere verificato singolarmente e spesso richiedeva modifiche supplementari. Gravitare attorno ai 2 mm è una sfida costante, una conquista incessante della materia. Infatti, benché il calibro 9P sia stato seguito dal 12P negli anni Sessanta, il suo spessore non è stato eguagliato fino agli anni Settanta.

Nel 1998 Piaget ha inventato una firma unica per le sue creazioni ultrapiatte, che fino a quel momento erano identificate unicamente dal loro stile da circa sessant’anni. È nato così il nome Altiplano. Con questo nome l’idea di altezza, di uno spazio piatto e liscio, di una certa rarefazione vengono ad associarsi a segnatempo dalla raffinatezza discreta e dallo spessore minimo, elemento rispetto a cui Piaget avrebbe poi superato i suoi limiti fino a raggiungere livelli inimmaginabili.

IL FENOMENO DELL’ALTIPLANO ULTIMATE CONCEPT

La cosa straordinaria dell’Altiplano Ultimate Concept è che, nonostante il suo spessore di 2 mm, è impermeabile fino a 20 metri ed è dotato di una corona tradizionale. Il suo primo prototipo funzionale ha richiesto sette anni di sviluppo, poi ancora due anni per renderlo conforme agli standard di affidabilità Piaget. La sua cassa è realizzata in una particolare lega di cobalto per resistere alla torsione, il che permette di far risparmiare il 25% di spessore rispetto a un metallo prezioso.

Una mossa vincente che potrebbe riservare ancora molte sorprese alla vigilia del 150° anniversario della Maison Piaget…

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