Speciale F1 – Le voci del circus – Carlo Vanzini – Responsabile progetto F1-SKY e commentatore

02 ottobre 2024

La Clessidra: Sport, velocità, adrenalina: la Formula 1 è la vera grande emozione ed uno spettacolo straordinario. Personalmente come vivi le gare?

Carlo Vanzini: Sempre con molta partecipazione. Quando sei lì ci sono momenti in cui ti senti in gara, perché vivi ogni secondo nel mood dell’attesa dei piloti, soprattutto quando ci sono le premesse di corse combattute. Per anni ho praticato uno sport, lo sci, a buon livello agonistico e i concetti di adrenalina e velocità sono molto simili. Per questo mi sento così partecipe. Ancor di più essendone appassionato fin da bambino. In tal senso mi sento un gran privilegiato. 

 

L.C.: Come rivista di orologeria siamo ovviamente appassionati di (micro)meccanica, quanto ti affascina quella dei motori e quella degli orologi?

C.V.: C’è un forte legame tra il funzionamento di un motore di Formula 1 e quello di un orologio, ci deve essere precisione, affidabilità, complicazioni, sincronia nei meccanismi e perfezione assoluta. Per esprimere quanto mi affascina, prendo spunto dal quadro strumenti della Bugatti Turbillion che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta, per come sono fatto io, il massimo. 

 

L.C.: Sei riconosciuto come la “voce” della F1: dopo tanti anni cosa ti emoziona ancora del tuo lavoro e di questo ambiente? 

C.V.: Quando ti rendi conto che stai assistendo a qualcosa che resterà nella storia di questo sport e hai il privilegio di poterlo raccontare, ma in generale per me, ho iniziato nel 1998, ogni volta che sono lì per me è come se fosse la prima volta. Mi affascina e incuriosisce sempre tutto, come ad esempio le prove di pit stop a secco del giovedì, banali certo per chi ne ha viste a migliaia, ma non so perché quando entri nel paddock e ancor di più in pit lane è come entrare in un mondo del quale non puoi proprio fare a meno, come se mi completasse.

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