Torniamo, e volentieri, in queste su M.E.C. Military European Company, brand specializzato nella realizzazione di modelli d’impatto militare, squisitamente italiano, e con molti decenni di attività alle spalle. Il prossimo anno, l’azienda di Casalecchio di Reno festeggerà il 60° anniversario di attività, un traguardo prestigioso per chi ha sempre investito nel futuro con passione e competenza.
Così Maurizio Giovagnoni, titolare del brand, che ci conferma come M.E.C. sia, prima di tutto un affaire di famiglia. “Tutto nasce nel primo dopoguerra con mio nonno Umberto Giovagnoni, che aprì un laboratorio di riparazioni per orologi da polso, da tavolo, da parete e perfino grammofoni, cui seguì l’apertura di un’orologeria. La dedizione fu tale che riuscì a superare le difficoltà che i tempi presentavano e a trasferire la sua medesima passione al figlio (mio padre), Giorgio Giovagnoni, che nel 1956 dette vita al marchio di orologi M.E.C., caratterizzato da una gamma di modelli da uomo e donna sia cinturinati che braccialati, con casse in acciaio ed in oro, con pietre preziose e senza, e, a completamento, da una vasta gamma di orologi da tasca. Il successo sul mercato comportò la creazione di un nuovo brand generalistico, Surrex. La qualità del lavoro svolto sul territorio nazionale, non passò inosservata e fu così che venne offerta a mio padre la distribuzione del noto marchio svizzero Fortis, caratterizzato da orologi sportivi con fortissimi riferimenti al mondo militare ed in particolare all’aviazione.”
Per Maurizio, seguire l’azienda familiare è stato un passo naturale: “Sin da ragazzino, appena potevo, collaboravo in azienda cercando di rendermi utile. Due erano le passioni che condividevo con mio padre: gli orologi e gli aerei. Ecco, dunque, che appena possibile passavamo le domeniche sui campi di volo di tutta Italia per ammirarne le evoluzioni. L’esperienza derivata dalla collaborazione con Fortis, sommata alla nostra grande passione per l’aviazione, costituirono il mix che mi spinse e convinse a concentrare tutti gli sforzi stilistici ed economici su un prodotto che coniugasse l’esigenza dei modelli militari alla moda, con un forte impatto estetico, generose dimensioni e grande leggibilità. Una determinazione che ci portò anche a realizzare esemplari specifici dedicati a reparti speciali di marina ed esercito. E’ cosi che il marchio M.E.C. si è evoluto fino a diventare sinonimo di orologio militare. Estrema attenzione viene, poi, posta al prezzo, che da sempre per noi rappresenta un’arma vincente”.
Una filosofia precisa e misurata su di una nicchia di utenza altrettanto appassionata di un simile mood orologiero, tanto che quando si è trattato di pensare ad un orologio celebrativo, il prossimo anno, delle 60 primavere dell’azienda, la scelta di Giovagnoni, ambiziosa e accattivante, si è rivolta verso i celeberrimi orologi da cruscotto aeronautici, in particolare, in uso prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, di matrice, normalmente italiana, svizzera o tedesca. Erano tutti dotati di contaminuti e, talvolta contaore, di ghiera girevole per la lettura del tempo di viaggio su indice di riferimento, un dato che poteva essere indicato anche in un piccolo quadrantino ore-minuti regolabile indipendentemente.
Vada per l’ispirazione a simili esemplari, ma riportare su di un modello da polso, fedelmente, i connotati di una cassa “da cruscotto” non era facile. Ma Giovagnoni non si è dato per vinto ed ha studiato a fondo le possibilità espressive di cronografi installati sulla plancia di aerei da caccia o bombardieri per calcolare la rotta in abbinamento alla bussola, misurare i tempi di volo e cronometrare le distanze. Per esplicitarne l’essenza, massima attenzione è stata posta per non alterarne i connotati principali e mantenerne intatto il fascino, con un design originale ma fedele ad uno stile vintage. Mostriamo in anteprima assoluta il risultato di questo sforzo creativo e produttivo, realizzato da M.E.C. e chiamato, ça va sans dire, Aereo, inserito nella collezione 2016 ed in vendita da fine gennaio.
Dotato di cassa in acciaio PVD Gun, da 45 mm, vetro minerale e, evidentemente, gruppo corona (con doppio O-ring)-pulsanti (con O-Ring) al 12, fruisce del calibro al quarzo Miyota OS6S, selezionato perché garantisce un movimento della sfera dei secondi crono più fluido e per i contatori dei minuti crono (con la finestrella del datario, al 6) e dei piccoli secondi (al 12) più distanti, al fine di una migliore leggibilità. D’effetto alcune accortezze strutturali della cassa, quali le “asole” laterali con viti, a riprendere quelle dei reali orologi da cruscotto funzionali al loro fissaggio sulla plancia del velivolo, e come il fondello, dallo spessore degradante e arcuato a partire dal lato corona, serrato con quattro viti, per assicurare la massima ergonomia al polso. Il quadrante, ovviamente, è nero mat ed evidenzia, perifericamente, la minuteria in luogo degl’indici orari, rivestendo i numeri arabi e le lancette Mercedes con Luminova Natural. Da notare, infine, anche il cinturino in cuoio naturale con impunture superiori vintage. Impermeabile fino a 10 atmosfere, l’Aereo di M.E.C. sarà offerto al pubblico ad un prezzo, orientativamente, nell’intorno dei 300 €.