L’eccellenza di un orologio non viene tanto dal marchio che lo contraddistingue, quanto dal meccanismo che racchiude, dalla cura e dalla perfezione estetica, e anche dagli uomini che hanno pensato, progettato e materialmente realizzato il segnatempo. Parlare di Homage to Walter Lange vuol dire quindi prendere in considerazione l’insieme di pensieri, tradizioni e azioni che hanno portato alla creazione di un qualcosa di perfetto ed eccezionale.
Uomini si diceva: un orologio spesso rappresenta l’idea ed i concetti di base di un grande orologiaio; in questo primo numero del 2018 de La Clessidra, rendiamo omaggio – anche noi – ad un grande uomo di questo amato settore: Walter Lange, purtroppo venuto a mancare il secondo giorno del Salone di Ginevra del 2017.
La maison, dando vita al 1815 Homage to Walter Lange, ha deciso di dare un grande tributo a quest’uomo, meritevole di aver riportato l’orologeria di precisione a Glashutte nel 1990. Non poteva esserci miglior modo, se non quello di creare qualcosa di pienamente ispirato al suo pensiero, seguendo completamente la sua idea di orologio perfetto, con una collezione declinata in tre versioni e anzi maggiormente arricchita anche da un pezzo unico.
Ma andiamo con ordine: il 1815 è un segnatempo dalle linee e dal quadrante estremamente puliti ed essenziali, eppure riesce a racchiudere al suo interno un calibro – L1924 – che vanta uno dei primi brevetti registrati in Germania: i secondi saltanti, complicazione che si rivela all’attento osservatore. Ad ore 6 si trova il contatore dei tradizionali piccoli secondi continui la cui lancetta normalmente, a seconda della frequenza di oscillazione del bilanciere, avanza di secondo in secondo con cinque/dieci impulsi. Il 1815 ad ore 6 mostra, infatti, tale contatore che si muove sulle 21.600 alternanze/ora; in asse con le lancette di ore e minuti, troviamo però una lancetta dei secondi saltanti arrestabili, utilissima e certamente più precisa in caso di brevi misurazioni quali la rilevazione del battito cardiaco.
I secondi continui, infatti, non permettono di rilevare l’esatto inizio e fine del secondo, al contrario la complicazione dei secondi saltanti arrestabili, in caso proprio di brevi cronometraggi, permette l’esatta individuazione della più piccola unità del tempo.
Il moto della lancetta dei secondi saltanti viene azionato ed arrestato da un apposito pulsante posto ad ore 2; il meccanismo trae direttamente origine da quello inventato – e brevettato – dal bisnonno Ferdinand Adolph Lange nel 1867 ed utilizzato per la prima volta dal nonno Emil Lange: il salto dei secondi è stato realizzato come nel modello originario, seguendo il criterio della frusta e della stella. Dopo ciascun secondo intero, uno dei sei denti della stella libera una leva che si trova sotto tensione, denominata appunto “frusta”, la quale compie una repentina rotazione di 360 gradi, prima di subire l’arresto per opera del dente successivo. Tale rotazione permette l’avanzamento della lancetta dei secondi al successivo indice. Il “rocchetto”, posizionato sopra la platìna a tre quarti, ha la duplice funzione di immagazzinare la necessaria forza atta ad attivare il salto dei secondi e contemporaneamente permette l’arresto della lancetta dei secondi centrali.
Dotato di 253 componenti, 36 rubini e 60 ore di riserva di marcia, a carica manuale, il calibro L1924 trae il proprio nome dall’anno di nascita di Walter Lange. Del resto, tutta la serie 1815 Homage to Walter Lange, ha grandi riferimenti a date particolari. Innanzi tutto la referenza avrà i primi tre numeri 297 che richiamano il suo giorno e mese di nascita (29 luglio). Ne verranno prodotte 3 versioni, tutte limitate nei pezzi: in oro giallo 27 pezzi, in oro bianco 145 ed in oro rosa 90. Il numero 145 si richiama alla data del 7 dicembre 1845, giorno della prima fondazione da parte di Ferdinand Adolph Lange, e agli anni trascorsi da allora fino al 7 dicembre 1990, quando Walter Lange iscrisse Lange Uhren GmbH al registro di commercio. 27 sono gli anni trascorsi dal 1990 alla presentazione dei nuovi modelli in onore di Walter Lange – avvenuta il 7 dicembre 2017. Il numero 90, infine, si riferisce all’anno della rinascita.
Questo segnatempo non finisce però di stupire: alle tre preziose versioni sopra descritte, si aggiunge una quarta referenza, 297.078 con medesimo calibro, cassa da 40,5 mm in acciaio, quadrante in argento massiccio laccato nero e lancette in acciaio lucidato, corredato da cinturino nero in pelle di alligatore cucito a mano. Nel pieno senso di filantropia che ha contraddistinto la vita e l’opera di Walter Lange, tale referenza, pezzo unico appositamente creato, verrà battuto ad un’asta benefica nel corso del 2018.