Glashütte: lo splendore dell’eccellenza

12 novembre 2020

Massima concentrazione: nell’atelier NOMOS, una collaboratrice è intenta a smussare le anse del ponte del bilanciere.

Levigatura e lucidatura effettuate rigorosamente a mano e con tecniche diverse: NOMOS Glashütte ricorre alla tradizione artigianale per migliorare ulteriormente gli standard qualitativi dei suoi movimenti e dei suoi orologi: tra questi, la nuova versione di Lambda, al cui interno prosegue una tradizione lunga 175 anni.

GLASHÜTTE, NOVEMBRE 2020. A lavoro concluso, le superfici devono risultare perfettamente lisce: i mastri orologiai della manifattura NOMOS Glashütte impiegano ore per conferire il tocco finale al movimento a carica manuale DUW 1001. È necessaria un’assoluta concentrazione, in quanto il minimo granello di polvere può lasciare un graffio visibile. Ma in origine non si trattava di una semplice valorizzazione estetica del movimento. Le diverse tecniche di levigatura e lucidatura avevano infatti una funzione pratica: le superfici lisce rendono più difficile l’ossidazione. Ciò che una volta era necessità tecnica, oggi si tramuta in semplice bellezza.

Durante la bisellatura – una delle tecniche di levigatura – viene ricavato a mano uno smusso con un’inclinazione a 45 gradi tra superficie e bordi di un determinato elemento. Successivamente, il bisello viene levigato con un apposito strumento in acciaio temprato, e quindi rifinito con uno speciale utensile in legno. Questo processo prende il nome di lucidatura.

Per la lucidatura, i sei piccoli chaton d’oro del calibro vengono delicatamente pressati in morbide rondelle di midollo di sambuco. In questo modo è possibile mantenerli fermi, evitando una pressione eccessiva. Successivamente, gli chaton vengono strofinati su una carta abrasiva particolarmente fine, con una granulometria da uno a cinque millesimi di millimetro. Le singole parti in acciaio, come il regolatore, il cricchetto, la molla del cricchetto e la molla a collo di cigno, vengono a loro volta rifinite con una lucidatura a stagno. Nel mondo dell’alta orologeria si parla di «lucidatura a nero». L’elemento viene lavorato su una piastra di stagno con una pasta abrasiva la cui granulometria diminuisce gradualmente. L’obiettivo è quello di portare la superficie a una brillantezza tale che la luce incidente venga completamente riflessa. Da un certo angolo di incidenza, tuttavia, la luce viene del tutto assorbita, cosa che conferisce alla superficie un colore nero profondo, quello che dà il nome al procedimento.
Incisa a mano e non levigata, l’iscrizione sul ponte del bilanciere dichiara: «Realizzato con amore a Glashütte». Vale naturalmente per l’orologio nella sua interezza, ma molti dei dettagli più preziosi sono destinati a rimanere nascosti al suo interno, dove l’unico che potrà godere del loro fascino sarà l’orologiaio incaricato di pulire e oliare il movimento.

Tutte queste competenze e abilità confluiscono nel calibro DUW 1001, e quindi nel modello NOMOS Lambda, che diventa così un vero e proprio paradigma della manifattura. Nella sua versione più attuale, questo esclusivo orologio è disponibile per la prima volta in acciaio, anziché in oro come nella versione originale. Lambda – 175 Years Watchmaking Glashütte è regolato su standard cronometrici e disponibile nei colori bianco, blu e nero smaltato, in edizione limitata a 175 esemplari per ciascun colore. Questa serie speciale è disponibile fin d’ora – e per un periodo di tempo limitato – presso i rivenditori autorizzati, al prezzo di 5.800 euro.

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