Dopo i modelli Crash, Tank Cintrée, Tonneau e Tank Asymétrique, l’orologio Cloche de Cartier firma l’ultimo capitolo di Cartier Privé.
Cartier Privé è la collezione dedicata agli appassionati di orologeria che celebra i design emblematici della Maison attraverso prestigiosi segnatempo proposti in edizione limitata.
L’OROLOGIO CLOCHE DE CARTIER
La forma “cloche” (campana, in italiano) entra nel repertorio Cartier nel 1920. Posizionato in orizzontale, l’orologio Cloche de Cartier evoca la forma di un campanello da banco: come spesso accade per le creazioni Cartier, il nome dell’orologio nasce così dalla forma di un oggetto. “L’orologio Cloche de Cartier illustra l’approccio creativo della Maison, secondo cui la forma non viene considerata soltanto da un punto di vista puramente estetico, ma anche, consapevolmente, in relazione alle sue molteplici associazioni evocative. Un segnatempo unico e audace, che rivela l’abilità della Maison nel giocare con le forme semplici e sfruttarne il potenziale estetico”. Pierre Rainero, Direttore dell’Immagine, dello Stile e del Patrimonio di Cartier.
Il design essenziale e il chiaro riferimento al motivo d’ispirazione lo rendono immediatamente riconoscibile. Al lavoro formale realizzato da Cartier, si aggiunge, come per l’orologio Tortue, Tank e Baignoire, l’incredibile capacità dei designer della Maison di scorgere il bello ovunque si trovi. L’orologio Cloche de Cartier sfoggia uno dei design più singolari del repertorio orologiero Cartier.
Esemplare per collezionisti, originale e unico nel suo genere, il segnatempo riprende tutti i codici orologieri della Maison: la minuteria chemin de fer e i numeri delle ore assecondano la forma asimmetrica
del quadrante; la corona è ornata di una pietra cabochon. Nel rispetto della grande tradizione orologiera della Maison, ma al tempo stesso in netta rottura con gli schemi abituali, questa creazione Cloche presenta la particolarità di poter essere indossata al polso, con una lettura dell’ora nel prolungamento del braccio, oppure posizionata su un tavolo per trasformarsi in pendulette.
La Manifattura Cartier di La Chaux-de-Fonds in Svizzera ha dovuto sviluppare nuovi calibri per ottemperare ai vincoli estetici imposti da tale forma inedita. “È stata quindi progettata una nuova architettura funzionale che sposasse perfettamente il design dell’orologio. Grazie all’eccellente intervento della tecnica, in questa inedita versione scheletrata è stato possibile far sì che la percezione tecnica non mettesse in ombra l’emozione estetica”.
(Marie-Laure Cérède, Direttrice Creazione Orologiera di Cartier).
Autentico laboratorio di ricerca, la Manifattura è un centro di innovazione al servizio della creatività e del continuo miglioramento delle Creazioni Cartier. Dal 2001 qui si concentrano, in un’unica sede, tutti i mestieri dell’orologeria necessari alla realizzazione degli orologi Cartier, dalle fasi di creazione a quelle di produzione: la tecnologia più all’avanguardia affianca perciò i mestieri artigianali. Così, ad oltre un secolo dalla sua creazione, l’orologio Cloche de Cartier rinasce più affascinante che mai.
STORIA
In un universo tradizionalmente dominato dalla forma rotonda, Cartier si distingue per gli orologi di forma, che spaziano da quella quadrata a quella rettangolare, passando per la forma ovale allungata. Dai primi anni del Novecento, con il lancio degli orologi Santos de Cartier nel 1904 e Tank nel 1917, la Maison coltiva giochi di geometria e l’arte dell’essenziale in orologeria. Cloche de Cartier è un orologio raro. Questa creazione, che sembrerebbe progettata per sedurre i dandy frequentatori dei circoli della Café Society o dei circuiti di corse, evolve nel tempo, con due estetiche che si distinguono a seconda dell’asse di orientamento della cassa: la parte arrotondata è orientata verso l’alto o verso destra. I modelli recenti si indossano al polso – con un ulteriore dettaglio grafico, il numero 12 orientato verso la mano -, ma offrono anche una modalità di utilizzo “pendulette” se collocati su una superficie in senso verticale.
CRONOLOGIA
1920
Prima forma chiamata “cloche” per un orologio da polso in diamanti e onice.
1921
Primo orologio da polso “cloche” in platino e diamanti.
1922
Primo orologio da polso Cloche de Cartier in oro e cinturino in pelle.
1920-1970
Tra il 1920 e il 1970 Cartier crea diversi modelli, alcuni dei quali sono oggi conservati nella Collection Cartier.
1984
Nel 1984 l’orologio viene riproposto nella collezione Louis Cartier (nata nel 1981). Ai primi modelli in oro con cinturino in pelle seguono diverse varianti fino alla fine degli anni Ottanta, tra cui alcune con quadrante prezioso e bracciale con maglia a grana di riso, motivo godron, oppure con cinturino in pelle colorata. Queste creazioni sono animate da movimento a quarzo.
1995
Cartier lancia l’orologio Cloche de Cartier in un’edizione limitata a 200 esemplari che si distingue per la presenza delle cifre arabe. Lancette a forma di pomme, movimento meccanico, zaffiro cabochon: questo modello in oro giallo può anche essere posizionato in verticale, come una “pendulette”.
2007
L’orologio Cloche de Cartier viene riproposto in edizione limitata a 100 esemplari nella Collection Privée Cartier Paris. In oro giallo, il modello presenta cinturino in pelle, lancette a forma di pomme e numeri romani ed è animato da un movimento meccanico. Può anche essere posizionato in verticale come una “pendulette”.
CLOCHE DE CARTIER UN OROLOGIO, DUE IDENTITÀ
1. CLOCHE DE CARTIER CLASSICO
100 anni e non sentirli… Questo orologio ha conservato tutto il fascino del modello originale. Basta avvicinarsi appena per cogliere quella singolarità che sorprende al primo sguardo e fa vedere la realtà da un’altra prospettiva.
In versione oro rosa, oro giallo o platino, sfoggia tutti i codici dell’orologeria Cartier: minuteria chemin de fer, lancette a forma di gladio, corona di carica con pietra cabochon incastonata a serti clos. Anche le finiture riprendono quelle del modello originale: satinate sul fondo cassa, lucide tra le anse e sul bordo. Ad animare questo orologio, il movimento meccanico di Manifattura 1917 MC, calibro nato nel 2019.
L’ora si legge nel prolungamento del braccio, secondo una modalità di lettura inedita e sorprendente grazie alla quale non è necessario avvicinare il polso verso di sé, ennesima dimostrazione del fatto che già negli anni Venti del secolo scorso l’orologeria Cartier privilegiava i concetti di comfort e di ergonomia.
2. CLOCHE DE CARTIER SQUELETTE
Quest’anno Cartier ha deciso di adattare una delle sue firme orologiere, la scheletratura, a un orologio leggendario, realizzando un’autentica prodezza orologiera con il necessario adattamento della complicazione alla forma insolita del segnatempo.
Tre modelli scheletrati completano questa collezione. L’immediatezza del quadrante interamente traforato ha comportato la totale trasformazione del movimento meccanico di Manifattura 1917 in un fittissimo reticolo di rotismi, visibili, in trasparenza, attraverso i numeri romani divenuti ponti. La trasformazione è applicata anche al nome, che diventa movimento 9626 di Manifattura Cartier. Nella versione in platino, la corona di carica è ornata di un rubino cabochon.
MOVIMENTO MECCANICO DI MANIFATTURA A CARICA MANUALE 1917 MC
Diametro di incassatura: 7 linee ¼ x 5 linee ¾
Dimensioni totali: 16 x 12,95 mm
Spessore: 2,9 mm
Numero di rubini: 19
Frequenza: 21.600 alternanze/ora
Riserva di carica di: 38 ore
MOVIMENTO MECCANICO DI MANIFATTURA A CARICA MANUALE 9626 MC
Diametro di incassatura: 11 linee
Dimensioni totali: 24,69 mm
Spessore: 3,55 mm
Numero di rubini: 25
Frequenza: 21.600 alternanze/ora
Riserva di carica di: 38 ore