Il mix di posizionamento di Casio è basato sulla tecnologia elettronica, su di un concept di prodotto evolutivo e su di un’immagine giovane e attiva. Ecco, allora, come in questi ultimi anni, la Casa giapponese ha lavorato, in particolare, su focus tecnici quali la memoria e le dimensioni dei sensori, microcomputer e motori indipendenti, alimentazione solare, radiocontrollo e GPS, connessioni Bluetooth con gli smartphone, esplicitati su display o lancette: fino ad arrivare all’attuale Connected Engine 3-Way Module, che permette di sincronizzare l’ora contestualmente, via radiocontrollo, GPS o smartphone. A tutto questo si unisce una sempre maggiore attenzione al design che, soprattutto, con l’introduzione della gamma Premium, ha investito anche l’offerta G-Shock, dopo essersi manifestata già su Edifice e Sheen, su modelli quali MT-G, MR-G, Gravity Master, per proporsi, poi, in modo aggressivo e competitivo nei G-Steel.
E’ un grande piacere, anche quest’anno, accogliere e illustrare in anteprima e in esclusiva, le novità tecniche e i prodotti su cui Casio focalizzerà il lavoro dell’anno. Nel 2016, il claim che ha indirizzato il percorso strategico del marchio, è stato “Global Time Sync”, a sottolineare la possibilità, in qualunque parte del mondo ci si trovi, di poter disporre sempre di un tempo preciso e perfetta- mente aggiornato. Sulla scia di quell’input, la Divisione Timepieces diretta da Yuichi Masuda ha proseguito lo sviluppo tecnologico, non perdendo mai di vista l’obiettivo primario e irrinunciabile della ricerca Casio: spazi sempre più ridotti per funzionalità sempre maggiori. Ecco, allora, nel 2017, il perseguimento della massima ottimizzazione dei capisaldi tecnologici della Casa, ossia self-adjusting, self-updating e self-charging. Una strada questa, che Casio ha voluto percorrere di pari passo con un’importante revisione del design della sua collezione iconica, ossia la G-Shock, accompagnata dall’evoluzione del posizionamento nel segmento medio-alto con il concept di prodotto “Premium”. Il G-Shock, così, al ne dì incontrare il gusto di una potenziale utenza non interessata solamente al top della precisione, della connessione, dell’interazione, della sincronizzazione, si è cominciato a “vestire” di metallo, ad assumere tratti meno estremi e più calibrati (pur mantenendo tutte le sue irrinunciabili prerogative di robustezza e resistenza) e a presentare una grafica di quadrante, la cui affissione analogica si avvicinasse maggiormente, anche con l’eventuale pre- senza di qualche display digitale, ad un’impostazione orologiera più tradizionale. Un lavoro che ha portato alla definizione, in particolare, delle linee MT-G ed MR-G, per poi, tornando al pubblico consolidato del brand, quello giovane, dinamico, sportivo, pratico e “veloce” come l’era che stiamo vivendo, sviluppare una differenziazione “più accessibile” di detta idea evolutiva, con la collezione G-Steel. Qui, la collaudata costruzione in resina, dal look street style, si unisce alla “potenza” dell’acciaio, regalando quella componente di quotidianità al modello, e rafforzandone, se possibile, la resistenza agli urti.
I G-Steel sono il frutto di una ricercata e studiata composizione. Si parte da una cassa interna in vetroresina sulla quale è applicata una gabbia in uretano, a sua volta ricoperta da una struttura protettiva in acciaio: questa è composta dalla sezione superiore della carrure (a formare la piastra dell’adattamento in acciaio), che può essere, o meno, integrata anche dalla lunetta in acciaio (altrimenti in uretano), e dal fondello (piastra inferiore), forgiato per definire anche le monoanse centrali. Le due sezioni, al ne di garantire la massima resistenza alle sollecitazioni e agli urti laterali, sono assicurate l’una all’altra, mediante quattro tubi di connessione in uretano, all’interno dei quali si collocano vite (dal basso) e controdado (dall’alto, visibile in appositi incavi della lunetta). Quest’anno, la Casa aggiorna questa serie con le versioni GST-300 e GST-310, con un layout di quadrante che riprende fedelmente la GST-110, ma in un formato più contenuto e compatto, per una migliore armonizzazione con il polso e la possibilità d’indosso anche sotto una maglia o la manica della giacca. Dimensionalmente, in sostanza, si è passati da un formato di 59,1 x 52,4 x 16,1 mm, ad uno di 55.9 x 49,3 x 15,3 mm. La cosiddetta Core Guard Structure, che caratterizza i G-Steel, differisce nelle due varianti, per la combinazione tra i materiali dell’anello interno della lunetta e della lunetta stessa: nel GST-W300, anello interno in resina e lunetta in uretano; nel GST-310, anello interno in uretano e lunetta in acciaio. Entrambi i sistemi, evidentemente, garantiscono la massima performance anti-shock. I nuovi modelli G-Steel, inoltre, incorporano una piastra solare a dispersione d’ombra, con una migliore efficienza nella generazione di energia, il che ha consentito a Casio di realizzare un quadrante cromaticamente più vivace, con indici più grandi. I display digitali al 3, 6 e 9 consentono l’accesso alle diverse funzioni offerte, sulla base di un movimento qualificato come “Tough Movement”, ossia dotato di tecnologia Multi-Band 6 (ricezione dei segnali radio per la regolazione oraria da ben sei orologi atomici collocati in tutti i continenti), Tough Solar (ricarica, efficace sia con luce solare che elettrica), correzione automatica della posizione delle lancette, temporaneamente spostate per particolari esigenze mediante la pressione del pulsante preposto. Non manca una doppia luce LED per illuminare il quadrante ed i display LCD.
UNA NUOVA, SUPERBA TECNOLOGIA
A Basilea Casio è sempre abituata a sorprendere, e lo farà anche quest’anno, annunciando, come accennato nell’incipit, il nuovo sistema di “Time Sync” denominato Connected Engine 3-Way Module, sofisticata elaborazione delle tecnologie di punta messe a punto dalla Casa: tale sistema è il primo al mondo che consente, contestualmente, una sincronizzazione oraria su tre modalità. L’obiettivo di realizzare orologi che, automaticamente, indicassero l’ora con la massima precisione, in abbinamento alle informazioni sul calendario, è vivo in Casio n dal primo modello prodotto nel 1974, il Casiotron, che sfruttava gli schemi tecnici messi a punto per i calcolatori (ricordiamo che l’allora presidente Tadao Kashio lanciò nel 1972 il Casio Mini, la prima calcolatrice personale al mondo). Questo dispositivo “ultraintegrato”, permette, in qualunque parte del mondo ci si trovi, di fruire di un’indicazione oraria straordinariamente precisa e regolata automaticamente, in virtù: della ricezione di segnali radio da orologi atomici (suddetta tecnologia Multi-Band 6), della trasmissione satellitare di segnali radio finalizzati al coordinamento geografico e orario (GPS), della connessione ai server orari mediante l’interazione con lo smartphone (via Bluetooth a basso consumo). Insomma, tre vie per un unico risultato. Detto schema “self-adjusting” orario su tre vie, consente anche la procedura “self-updating”, dunque di aggiornare i dati orari sul DST (Daily Savings Time), cioè a dire, sull’introduzione od eliminazione dell’ora legale, e sui diversi fusi orari, attraverso la connection con lo smartphone. E non è finita qui, perché il modulo include anche la consolidata tecnologia “self-charging” Tough Solar, la cui attivazione non richiede più di una lampada a fluorescenza. Il Connected Engine 3-Way riassume, in sostanza, l’elevatissimo know-how del colosso giapponese riguardo le tecnologie a basso consumo energetico e la riduzione degli ingombri funzionali. In questo senso, il suddetto modulo impiega un dispositivo di ricezione del segnale GPS che consuma un quarto dell’energia rispetto ad un device GPS convenzionale, riducendo, nel contempo, il volume dell’antenna GPS, a fronte di una maggiore sensibilità; ciò ha determinato la diminuzione delle dimensioni della batteria ricaricabile. La strut- tura a doppio microprocessore è studiata per evitare ogni interferenza con i tre dispositivi riceventi; il modulo Connected Engine 3-Way incorpora 6 motori, di cui due a doppia bobina (per favorire un maggior numero di configurazioni) e prevede una piastra anti-magnetica che amplifica l’affidabilità in quanto soddisfa i criteri del Magnetic Resistance Standard interno ai Japanese Industrial Standars (JIS) Class 1. Sempre a conferma di quanto precedentemente sottolineato, anche l’altezza è stata decisamente ridotta (rispetto al modulo GPS Hybrid Wave Ceptor di Casio, il Connected Engine è meno spesso di 0,76 mm). Per non sorprendersi più di tanto, alla luce di tali risultati, basi ricordare il device “Smart Access” (cinque motori indipendenti inseriti sulla platina, ognuno dei quali attiva il relativo ruotismo su cui è calettata la singola lancetta, gestiti tutti mediante la corona elettronica), oppure il Triple Sensor Ver. 3 (sistema a triplo sensore desti- nato a rilevare la pressione barometrica, la temperatura esterna e la direzione, che, in un ventennio è stato ridotto, nelle dimensioni, del 95%, e nel consumo di energia, del 90%). Il nuovo dispositivo sarà utilizzato nei modelli G-Shock e Oceanus (non distribuito in Italia).
Una prima versione sarà costituita dal G-Shock MR-G, ref. MRG- G2000HT, modello in edizione limitata a 500 pezzi (una placca sulla carrure all’altezza dl 10, reca incisa la frase “2017 Limited”). Su questo orologio, particolare cura è stata destinata alla finitura di cassa e bracciale in titanio. In tal senso, Casio, come nel caso del MR-G (G1000HT), si è avvalso della collaborazione del maestro artigiano Bihou Asano, massimo specialista nella tecnica di lavo- razione dei metalli chiamata “tsuiki”: consiste nel martellare delicatamente un foglio sottile di metallo al ne di dargli una connotazione tridimensionale (anticamente veniva usata per ri nire armature ed elmetti che avevano bisogno di essere contenuti nello spessore, ma molto resistenti). Asano è intervenuto su lunetta e maglia centrale del bracciale, creando una texture denominata kasumi-tsuchime, su fogli sovrapposti di titanio martellati, il cui effetto è quello di sfumare ad “effetto nebbia”, la cromia del metallo. Infine, a conferma di un design curato nei dettagli ed elegante, Casio, su lunetta e fondello ha applicato una finitura “Japan Blue”, in sintesi, attraverso un processo DLC sulla tonalità blu, mentre, sulle maglie esterne del bracciale e sui pulsanti, ha adottato un trattamento ad effetto lucido, chiamato “Oboro-gin”, ossia una cromia grigio-argento, usata normalmente per ornamenti e lame delle spade. Ad accogliere il modulo Connected Engine 3-Way sarà anche il G-Shock Gravity Master GPW-2000. Come noto la Gravity Master è una linea creata da Casio con contenuti tecnologici tali da rendere l’orologio ancora più resistente e da assicurarne un eccellente funzionamento in qualsivoglia condizione d’impiego, come nelle cabine di pilotaggio degli aerei o in ambienti sottoposti a forti sollecitazioni derivanti dal- la forza di gravità o centrifuga. Dispone delle tecnologie Triple G-Resist (shock resistant, resistenza alla forza centrifuga secondo il rigoroso protocollo Casio “Gravity Defier”, resistenza alle vibrazioni – grazie all’applicazione dell’αGEL, materiale a base di silicone) e Tough Solar ed è stato creato come GPS Hybrid Wave Ceptor con Bluetooth. Ora, integra il suddetto modulo avanzato e sintetizza il concept “aviation” del G-Shock, incluso il quadrante, disegnato ad evocare l’immagine degl’indicatori sul cockpit: in tal senso i dati di posizione sono facilmente leggibili, con la latitudine visualizzata sul sub-quadrante al 9, e la longitudine leggibile nella piccola finestrella al 6. L’orologio prevede anche la funzione Flight Log che registra i dati di luogo e ora, con la semplice pressione di un pulsante, per visualizzare una mappa relativa sullo smartphone. In quanto alle prerogative strutturali, va sottolineata una costruzione priva di viti per fissare il cinturino, al ne di renderlo immune da possibili distacchi a motivo delle vibrazioni; inoltre, l’orologio impiega componenti in resina rinforzate, sul cinturino, con inserti in bra di carbonio e risponde ai criteri antimagnetici stabiliti dalla norma ISO 764.
IL NUOVO EDIFICE IN STILE “RACING”
Novità in arrivo anche sul fronte Edifice, con il Race Lap Chronograph EQB-800, dove elevati standard in termini di performance si combinano con un design funzionale elaborato in collaborazione con un team racing professionale giapponese. Il cronografo si avvale della tecnologia Casio Connected Engine, per la connessione con lo smartphone (è necessario, in tal senso, scaricare la CA- SIO WATCH+ app, disponibile dall’App Store per iPhone o da Google Play per i smartphone che operano con Android). Il look, nello stile della collezione dal momento del lancio (2009), è aggressivo ma curato nelle finiture, con una grafica dei quadrantini interni del quadrante che ricorda il pannello strumentale di un’auto da corsa: in particolare, il contatore retrogrado al 9, che informa relativamente a 1/20 di secondo nella misurazione crono, all’avvenuta connessione con lo smartphone e al livello della batteria. Inoltre, le sfere si muovono come quella del tachimetro nel momento in cui viene avviato il motore, ogni volta che la modalità dell’orologio viene cambiata. Proseguendo con l’analisi, l’indicatore Target Time, al 12, consente di capire se ogni giro viene concluso nel tempo stabilito preventivamente: per favorire la fruibilità della funzione è previsto un countdown che scatta 10 secondi prima del raggiungimento del Target Time. La finalità “corsaiola” è chiara perché impone all’utilizzatore, a seconda del “punto di vista”, di accelerare in determinate fasi della corsa, ai membri del team in pit lane di segnalare dati al pilota al momento giusto, all’osservatore in tribuna di prevedere quando il driver per cui tifa sta per tornare di nuovo “a vista”. La connessione con lo smartphone, poi, dà la possibilità di aggiornare la cronometria giro dopo giro e, oltre a misurazioni a 1/1000 di secondo, consente di visualizzare i dati su di un grafico: questo è uno dei tanti modi in cui uno smartphone connesso con l’orologio risulta prezioso durante una corsa, evidenziando, tra l’altro, tutti i giri in cui il target time è stato migliorato. L’Edifice EQB-800, quattro volte al giorno, grazie al dispositivo Accurate Time System, regola automaticamente l’orario, collimando anche il DST e i fusi orari, attraverso la connessione con lo smartphone (la funzione “world time” permette, utilizzando l’app dedicata, di settare l’ora scegliendo tra più di 300 città).
FEMININE TOUCH CON BABY-G E SHEEN
Chiudiamo questo lungo excursus sui prodotti che caratterizzeranno il 2017 di Casio con le proposte calibrate al femminile. Baby-G, la collezione nata da una costola di G-Shock, nel 1994, è studiata per raggiungere livelli di resistenza agli urti ed alla pressione dell’acqua secondi solo alle performance del G-Shock, non ostante una cassa dimensioni più contenute, proponendo, nel contempo, un ampio spettro di variazioni cromatiche e di soluzioni estetiche mirate su di un target muliebre giovane. Il concept della collezione “Tough and Cool”, si manifesta nei quattro nuovi BGA-240L, sviluppati per le donne che amano il “running”: la multifunzionalità, infatti, si concentra in particolare sulla cronografia (tempi sul giro, tempi intermedi, etc…). Grande attenzione, evidentemente, ai dettagli per favorire la leggibilità immediata in allenamento, quali indici a rilievo e colorati, lancette sfaccettate con cromie a contrasto e ampi display. La collezione Sheen, dall’imprinting più classico, con la sua forma rotonda in acciaio, dalle dimensioni decisamente contenute per gi standard di Casio, s’indirizza ad un pubblico che privilegia l’appeal e l’accento sulla personalità. Quest’anno, la Casa giapponese ha voluto onorare la donna “Sheen”, con nuove versioni dei modelli SHB-200, equipaggiandoli con la tecnologia Connected Engine, per garantire il link con lo smartphone e agevolare la regolazione automatica dell’ora, la funzione world time (selezionando una delle oltre 300 città previste), il Phone Finder, etc… Esteticamente, spiccano sul quadrante i tre cristalli Swarovski, i numeri romani applicati e il grande sub-quadrante al 7/9, destinato proprio al world time, mentre in una delle due nuove varianti, la lunetta è trattata in oro nella cromia pesca.
È sempre più “connected” la filosofia Casio, interpretazione estensiva del concetto base della Casa, ossia “From 0 to 1” che, giunto ad un livello d’avanguardia d’assoluta eccellenza all’interno dell’orologio, ha bisogno della tecnologia invisibile viaggiante su onde radio e trasmissioni Bluetooth, per esplicitarsi su potenzialità impensabili per uno strumento da polso,… e non è ancora finita qui. Il design, poi, è sempre più curato, differenziato, aggiornato, anche se la sua matrice, dal lontano 1974 e, poi, dal 1983 con il lancio di G-Shock, si legge distintamente in ogni costruzione modulare. Casio vuol raggiungere sempre più interlocutori e ha compreso, nel rispetto del suo approccio al mercato e al prodotto, che il suo orologio può e deve farsi strumento insostituibile al polso dei cittadini del XXI secolo, globalizzati, relativizzati, veloci.