CODE 11.59 BY AUDEMARS PIGUET FLYING TOURBILLON AUTOMATIC

19 febbraio 2020

La perfezione è nei dettagli

Fra gli innumerevoli orologi della collezione Code 11.59 by Audemars Piguet presentati quest’anno da Audemars Piguet, si annovera anche il Flying Tourbillon Automatic, in assoluto il primo orologio automatico dotato di rotore centrale e flying tourbillon. Il calibro 2950, oltre alle funzioni di ore e minuti, presenta infatti questa meravigliosa complicazione ad ore 6, ha una frequenza di funzionamento di 21.600 Alternanze/ora, ha una riserva di carica di 65 ore ed è stato realizzato grazie all’assemblaggio di ben 270 componenti, di cui 27 rubini.

TECNICA ED ESTETICA

Il Flying tourbillon, inventato da Alfred Helwig nel 1920, è una evoluzione della versione originaria ideata da Abraham-Louis Breguet e si caratterizza per avere un unico lato su cui poggia la gabbia, a tutto vantaggio dell’estetica. La Maison ha ovviamente eseguito un grande lavoro di tecnica ma anche di estetica, sia per quanto riguarda il calibro, sia per quanto concerne il segnatempo nel suo insieme: il 2950, infatti, ha un diametro di 31,50 mm (14 linee) e uno spessore di 6,24 mm, ed è visibile dal lato fondello tramite il vetro zaffiro dove, tra le altre componenti, è possibile ammirare la massa oscillante – scheletrata – realizzata in colorazione da richiamare la cassa. Cassa, da 41 mm satinata ai lati e con anse scheletrate, che è disponibile in due versioni: una in oro rosa, con rotore quindi realizzato nel medesimo materiale, mentre nella versione con cassa in oro bianco, la massa oscillante è in oro rosa rodiato. Il calibro è rifinito a “Côtes de Genève“, colimaçonnage con smussature lucidate a mano, mentre sul lato quadrante è rifinito a “perlage” e con satinatura circolare.

MERAVIGLIOSA COMPLICAZIONE

Il quadrante del Flying Tourbillon Automatic è in oro rivestito di smalto “Grand Feu“, che per tecnica e difficoltà realizzativa si distingue per la propria unicità, grazie all’organicità del materiale e alla tecnica di produzione eseguita a mano; parimenti la firma “Audemars Piguet” è realizzata in smalto, mentre lancette e indici sono applicati in oro rosa a dar luce al quadrante nero, oppure in blu fumé. Il rehaut è anch’esso laccato in nero per entrambe le versioni. L’orologio è completato da un cinturino – rigorosamente cucito a mano – in colorazione blu o nera, con motivo caratterizzato da grandi scaglie quadrate, chiuso da una déployante in oro bianco oppure rosa 18 carati. Questo magnifico orologio è figlio di una cura e un’arte veramente elevate: basti pensare che la cassa subisce varie fasi di satinatura, bisellatura e lucidatura che, assieme a lunetta e anse, vengono sottoposte a tecniche di finitura dalla complessità solitamente dedicata ai calibri, e quindi di altissima complessità.

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