La prestigiosa mostra di opere su carta non rinuncia a realizzare la propria quinta edizione, trasformata quest’anno in esposizione virtuale.
Il mondo dell’arte non si rassegna al silenzio e all’assenza, trovando nuovi modi per incontrare gli appassionati e dare continuità al dialogo con gli artisti, anche in questo periodo in cui tutti siamo chiamati a dimostrare la nostra responsabilità sociale con comportamenti virtuosi. WOPART, una delle principali rassegne internazionali di opere su carta, ha trasformato la crisi in una sfida (come nella nota citazione di A. Einstein citata sul sito della Mostra) e la sfida ha svelato nuove opportunità. La quinta edizione sarà quindi tutta virtuale, aprendosi così ad una platea ancora più vasta che si collegherà da tutto il mondo per ammirare ed acquistare le opere esposte. Nel rispetto della tradizione, ci sarà una preview il prossimo 26 novembre, cui seguirà l’apertura ufficiale il giorno successivo. Sul sito di WOPART www.wopart.eu è già possibile consultare l’elenco parziale degli espositori, una lista già molto ricca di grandi nomi che non mancheranno di assicurare anche all’edizione 2020 il grande successo ottenuto negli scorsi anni.
La Maison d’orologeria Eberhard & Co. ed il suo partner luganese Orologeria Mersmann, riferimento per gli appassionati da ormai quasi cent’anni, saranno presenti come sempre con un loro spazio, dove arte e orologeria si fondono offrendo una rappresentazione del “tempo fuggente”. In questa Lounge virtuale sarà presente quest’anno una ospite d’eccezione, l’artista Letizia Cariello, che ha accettato di presentare una selezione delle sue opere per arricchire questo spazio espositivo. I lavori di Cariello scelti per l’occasione, che non saranno in vendita, fanno parte della collezione “Calendars” e rappresentano l’interpretazione del tempo che l’artista ci offre, come descritto in questo suo testo originale:
“Il tempo è rappresentato dall’iniziale in italiano dei giorni della settimana seguita da un numero, ovvero la data. Intervalli di punti e segni danno ritmo ad una lettura che è ispirata all’antica ricerca di percepire un flusso eterno nella circolarità dei giorni.
La ‘ conta’ comincia con i giorni in cui inizio a scrivere, chiamando in silenzio il tempo con il mio pensiero. Si tratta di calendari rivolti al futuro. Non sono mai scritti all’indietro. Possono avere stop e riprese anche a partire dallo stesso giorno, con conseguente sequenza di date e iniziali dei giorni non ininterrotta. Può comparire più volte perché ogni volta che riprendo a scrivere ricomincio sempre dal giorno in cui scrivo e vado avanti. E’ un lavoro difficile di assoluta concentrazione perché è mirato a vedere il tempo rendendolo presente attraverso il suo nome e il mio pensiero. Dunque è un lavoro assolutamente greco-occidentale. Una performance quasi di preghiera e di meditazione che porta ad un tempo assoluto ed eterno.
I marmi sono chiamati calendario-lapidario perché questo era il nome dell’alfabeto con cui nell’antichità classica greca e romana si scrivevano le iscrizioni. Il nome era ed è ancora per me, un valore assoluto che porta nella quotidianità l’Eterno. Esistono calendari su lenzuolo; su acciaio; su rame e su marmo oppure scritti su vari oggetti e superfici.”
Alle opere dell’artista si affiancheranno rappresentazioni inedite delle collezioni di Eberhard & Co., in un’alternanza volta a creare un ambiente unico ed innovativo, per un appuntamento con il tempo da non perdere.