FEDERPREZIOSI CONFCOMMERCIO HA REALIZZATO UN SONDAGGIO, GRAZIE ALLA PREZIOSA COLLABORAZIONE DI 378 ASSOCIATI, CON L’OBIETTIVO DI FARE UN PRIMO PUNTO SULL’ANDAMENTO DELLE VENDITE NEI PRIMI TRE MESI DI RIPRESA DELL’ATTIVITÀ DOPO IL LOCKDOWN E “INDAGARE” SULLE ATTESE DEGLI OPERATORI ORAFI IN VISTA DELLE FESTIVITÀ DI FINE ANNO.
L’elaborazione dei dati ha fornito interessanti indicazioni, poiché quello che merita di essere evidenziato fin da subito è il numero di risposte ricevute: sono stati ben 378 i questionari validi, compilati nel giro di soli 4 giorni, testimonianza della partecipazione attiva da parte degli operatori, animati dalla volontà di contribuire a creare una conoscenza comune e condivisa.
La composizione del campione risulta confermata rispetto alle ultime indagini di tipo similare condotte da Federpreziosi Confcommercio nei mesi scorsi. Si tratta per la maggior parte di esponenti del dettaglio (86,8%) di cui Il 77% occupa da 1 a 3 addetti, il 19,3% da 4 a 8 e solo il 3,7% con un organico di oltre 10 dipendenti. Le forme giuridiche prevalenti sono ditte individuali (38,6%) e S.r.l. (25,9%) seguite da S.n.c. (17,7%) e S.a.s. (14,3%). Il 53,2% delle attività ha sede in zone centrali della città.
Il giudizio sull’andamento delle vendite è stato ritenuto dal 77% dei partecipanti all’indagine al di sopra della sufficienza, in molti casi abbondantemente. Il 36,5% dei gioiellieri l’ha giudicato sufficiente, mentre il 36,2% buono.
Anche se molti imprenditori hanno avuto modo di introdurre o potenziare strumenti digital in tante situazioni della vita quotidiana, oltre il 55% degli imprenditori è tornato ad effettuare esclusivamente vendite fisiche. Un buon 28,6% interagisce o continua a interagire sia attraverso i canali digitali sia in presenza fisica, il 15,3% ha avuto occasione di sperimentare nuove modalità di vendita e si sta quindi organizzando per proporre i prodotti anche on-line, mentre solo lo 0,5% ha deciso di optare esclusivamente per l’e-commerce; quasi il 70% del campione è composto da aziende che non vendono on-line, mentre per il 9,3% si è registrato invece un aumento, il 17,5% non ha registrato variazioni, mentre il 4,2% riporta comunque un calo.
Circa l’82,5% del campione ha privilegiato Facebook e Instagram (69,8%), meno del 3% Twitter, l’1,6% Youtube e pochissimi ‘coraggiosi’ TikTok. A fronte di chi crede e utilizza i social, va considerata una piccola ma significativa fetta del 10% che non vi svolge attività.
Dal punto di vista della gestione dell’emergenza economica, oltre la metà delle attività ha usufruito degli ammortizzatori sociali messi a disposizione dal Governo negli scorsi mesi, quasi il 19% sta usufruendo delle misure definite nel decreto di agosto, mentre il 30,7% non ne ha usufruito affatto.
Nel fare piani per il prossimo futuro, con la stagione fieristica alle porte e gli appuntamenti nazionali che sono stati confermati, circa il 26% degli intervistati ritiene importante parteciparvi, motivato da diverse priorità: per rinnovare o ampliare l’assortimento (11,6%), ma anche per cogliere le opportunità di relazione e scambio di idee che gli incontri con colleghi e operatori offrono (14,3%). Chi rinuncia a frequentare le fiere lo fa perché non ha necessità di riassortimento del prodotto (20,1%) o perché attualmente lo effettua tramite distributori/rappresentanti (35,7%). Solo l’11,6% ha effettivo timore di possibili contagi. Inoltre attualmente il 93,4% dei partecipanti al sondaggio ritiene che una campagna di comunicazione per promuovere il gioiello come eccellenza del ‘Made In’ potrebbe essere senza dubbio utile.
Per concludere il 53% degli intervistati esprime una certa dose di positività sia su un ritorno alla completa normalità dei comportamenti (15,3%) sia confidando in una ripresa parziale (37,6%). Il 47,1% manifesta un atteggiamento più negativo, dichiarandosi preoccupato (28,6%) e molto preoccupato (18,5).
Le persone interessate alle slide possono reperirle sul sito di Clessidra www.laclessidra1945.it, e su quello di Federpreziosi https://www.federpreziosi.it/le-gioiellerie-nel-post-lockdown/
di
STEVEN TRANQUILLI
Direttore di Federpreziosi