Nel 1969 Heuer lanciava Monaco, un segnatempo accattivante divenuto famoso per il suo design unico e per la sua tecnologia di ultima generazione. Cinquant’anni dopo, TAG Heuer celebra questo modello iconico con nuove versioni, eventi in tutto il mondo e un libro dedicato. Il primo Monaco Heuer del 1969; Steve McQueen e Jo Siffert sul set del film ‘Le 24 Ore di Le Mans’. Un segnatempo non convenzionale che ha introdotto per primo due novità mondiali all’avanguardia nell’orologeria di quel tempo: la prima cassa quadrata impermeabile e il primo movimento cronografico automatico. Il Monaco fu il risultato della visione e dello spirito pionieristico di Heuer. Mezzo secolo più tardi, questo modello iconico viene celebrato con eventi in Europa, negli Stati Uniti e in Asia per tutto il 2019; una serie di nuovi modelli Monaco in edizione limitata saranno lanciati nel corso dell’anno per celebrare il cronografo che per la prima volta attirò l’attenzione del mondo 50 anni fa. Un nuovo libro intitolato Paradoxical Superstardocumenta i punti salienti, storici e tecnici, di quella che sembrava essere un’icona improbabile.
Jack Heuer era inoltre convinto che le corse automobilistiche fossero il modo migliore per promuovere l’orologeria. Volle che gli orologi (e i timer da cruscotto) prodotti dalla sua azienda rimandassero ai nomi e ai luoghi legati alle grandi corse. Il Monaco dovette il suo nome al celebreGran Premio di Monaco di Formula 1, un circuito dal fascino unico. Oggi, TAG Heuer è l’orologio ufficiale della collezione del Museo dell’Automobile di Monaco e ha stretti legami con l’Automobile Club di Monaco.
Ricordiamo Steve McQueen e il Monaco Heuer del 1971 originale da lui indossato nel film ‘Le 24 Ore di Le Mans’: nel 1971, il Monaco condivise le luci della ribalta con Steve McQueen nel film Le 24 ore di le Mans. Heuer divenne TAG Heuer nel 1985, nel 1998 la storia del Monaco continuò con un modello di rilancio ispirato all’originale. Negli ultimi due decenni, il Monaco è stato strettamente legato all’alta orologeria e prodotto in altre versioni che presentano nuove complicazioni, design e materiali. Nel corso della sua evoluzione, il Monaco ha mantenuto lo spirito rivoluzionario che lo ha reso un mito.