Basta un solo sguardo per riconoscere immediatamente un vero protagonista. Succede con le persone e succede pure con i segnatempo, ma solo nel caso di creazioni davvero distintive, capaci di catturare l’attenzione con i propri colori, le forme, i materiali e di imporre il proprio fascino, senza possibilità di errore. Nel caso del Grande Seconde Moon Black Enamel di Jaquet Droz, col suo “8” in bella vista, è l’insieme quadrante-cassa che inevitabilmente trasforma questo orologio in un protagonista assoluto… e chi lo indossa in un fortunato comprimario.
Esattamente quello che è successo nella nostra Prova al polso di questo numero indossando questo modello magnifico ad una cena, presenti colleghi, collezionisti ed esperti del settore: la gentile concessione della Maison delle due stelle non ha solo regalato una grande certamente un’emozione al sottoscritto, ma ci ha anche permesso di renderci conto del potere magnetico di un orologio di tale fattura, per nulla comune, capace di generare ovunque interesse e anche un pizzico d’invidia.
Pur avendo una cassa di tutto rispetto da 43 mm e oltre 13 mm di spessore, indossarlo sotto camicia e giacca non comporta alcun problema e ciò consente al fortunato possessore di nascondere e mostrare il segnatempo per aumentare l’effetto fascinatorio. E quando ciò avviene, ecco la magia: importante con la sua ampia cassa in oro rosso, ma mai e in nessun modo pacchiano, il Grande Seconde Moon Black Enamel regala il contrasto misurato ed elegante con il quadrante nero in piena evidenza.
Si tratta certamente di un orologio di classe, con un quadrante “pulito” dalle informazioni chiare, che lascia ampio spazio ai componenti di maggior rilievo, vale a dire il nero dello smalto Grand Feu a doppio livello, l’oro dell’anello applicato che contorna il disco della luna in onice nera e la luna in oro 22 carati; completano il tutto le due stelle in oro rosso 18 carati, applicate anch’esse sul disco di onice.
Durante la prova si è potuto constatare come la visibilità delle lancette di ore e minuti, presenti nella parte superiore del numero “8”, sia molto chiara, tanto di giorno, quanto nelle ore notturne, in quanto essendo in oro, scintillano in ogni situazione, oltremodo aiutate dai numeri romani che, nella colorazione bianca, completano la funzionalità. Anche i grandi secondi decentrati sono molto ben visibili, con una lancetta dei secondi che si staglia sull’anello numerato più esterno, così come la lancetta del datario la cui punta, verniciata di rosso, appare molto evidente sull’anello in oro applicato.
Il calibro utilizzato è il 2660QL3, di manifattura, meccanico a carica automatica, funzionante a 28.800 A/h, dotato di due bariletti capaci di fornire una riserva di marcia di 68 ore e di spirale e anse dell’ancora in silicio, di ponti piatti e di una massa oscillante in oro rosso 18 carati che si attiva ad ogni minimo movimento, rendendo subito energia al meccanismo.
Se si considera quindi che il materiale utilizzato per due delle componenti principali del calibro è costituito da silicio, si può facilmente intuire come la manifattura abbia realizzato un grande lavoro per la riduzione sia degli attriti sia della corrosione, mantenendosi così costantemente ai vertici nel panorama delle realizzazioni meccaniche.
Il Black Enamel non risulta solo particolarmente ben riuscito dal punto di vista estetico, ma è anche un concentrato di tecnica non così comune da incontrare, pur nell’apparente semplicità del quadrante. Infatti il calibro 2660QL3 vanta la particolare dote di rappresentare veramente la fase lunare, con una reale rivoluzione del mese sinodico, e necessita di una sola correzione ogni 122 anni.
Il Grande Seconde Moon Black Enamel, completato da un cinturino in alligatore nero ripiegato e cucito a mano, risulta, quindi, un segnatempo di assoluta eleganza, tecnicamente raffinato, prezioso ed esclusivo grazie all’oro rosso associato ad un quadrante di rara bellezza.