Cs Levrette – LEVRETTE, un marchio di Paul Picot
INTRODUZIONE
Levrette 1832, sono quasi 200 anni! Levrette può vantare una delle tradizioni più antiche nel panorama orologiero svizzero. Anche se non famosa come altri brand ora appartenenti a gruppi finanziari e multinazionali Levrette ha avuto nel corso della sua lunga storia momenti di ampia notorietà nei mercati dove era distribuita.
Oggi, grazie alla proprietà acquisita dal marchio Paul Picot negli anni’90, per Levrette si riapre una fase nuova, affascinante e ricca di aspettative entusiasmanti.
Sebbene sia gestita completamente all’interno del l’azienda Paul Picot che ne cura sia il prodotto che il posizionamento di mercato, Levrette è desinato a riprendersi un ruolo di marchio indipendente ed autonomo. Paul Picot ne garantirà la qualità di fabbricazione e la cura nella scelta distributiva, indipendente dalla rete istituzionale di Paul Picot.
A sottolineare la sua vocazione alla riscoperta delle proprie origini Levrette si ripresenta sul mercato con una ritrovata forma intorno al classico e famoso Levmaster anni’ 50, linea classica e sinuosa caratterizzata dalle anse ad elica satinate solo sulla superficie verso l’esterno della cassa.
Le collezioni
LEVMASTER : 43 mm
Il ritrovato profilo Levmaster ora si presenta con una personalità decisa e “di presenza”. Ben 43 mm di diametro. Due sono i modelli disponibili: Classic con la tipica lunetta zigrinata con bracciale a 5 file a grana di riso e Elegant con lunetta liscia e bracciale a maglie orizzontali alternate lucido/satinato.
Entrambe le versioni sono disponibili con bracciale metallo o cinturino in pelle e anche nelle versioni bicolori in oro PVD rosa.
Anche i movimenti sono 2: automatico SW200 o quarzo ETA. Vetro sempre in zaffiro trattato antiriflesso internamente. Corona a vite e impermeabilità garantita a 100 metri di profondità.
Per le versioni con cinturini in pelle, desinate ad un pubblico dal gusto più formale ed elegante, sono in pregiata pelle di vitello a stampa coccodrillo nei colori Nero, marrone e blu marine. Le fibbie sono personalizzate Levrette in acciaio o placcate oro rosa ( PVD ).
Prezzo Pub : 350 quarzo – 700 automatico
LEVMASTER SUB 300 – HELIUM VALVE
Una cassa robusta e affidabile che trae ispirazione dalla tradizione del marchio, la cassa Levmaster del 1950. Per la funzione a cui è destinato il subacqueo professionale Levmaster 300 è anche dotato della Valvola di espulsione automatica del gas elio. Questa caratteristica molto apprezzata dei subacquei professionisti permette di raggiungere senza problemi la profondità di ben 300 metri.
La lunetta è unidirezionale a 120 scatti e come si addice ad uno strumento professionale unidirezionale in senso antiorario, questo per evitare che un casuale e involontario spostamento della ghiera numerata possa allungare oltre il previsto i tempi limite per recuperare i tempi di decompressione durante la risalita in superficie.
Il vetro ovviamente è in zaffiro inscalfibile e trattato antiriflesso sul lato interiore, questo per evitare che sulla superficie una riga durante l’uso sportivo non si possa riparare se non sostituendo il vetro. Per facilitare la lettura della data a ore 3 il vetro presenta anche la lente d’ingrandimento.
Il movimento è automatico, calibro SW 200. La corona, caratterizzata da una funzionale zigrinatura per facilitarne la presa e l’azionamento. La corona di carica è avvitata alla cassa e garantisce l’impermeabilità grazie alla guarnizione
per quanto riguarda la valvola di espulsione dell’elio questa si azionerà automaticamente durante la emersione dalle immersioni.
Il bracciale in acciaio è fornito di una comoda e funzionale fibbia professionale con prevede una maglia supplementare di allungamento per poterla indossare sopra la muta in neoprene.
PREZZO AL PUBBLICO : € 888. – BICOLORE : € 940
Inizio secolo: la Manufacture de Montres levrette a La Chaux –de-Fonds
LEVRETTE: STORIA DI UNA TRADIZIONE
Quella di Levrette è una storia ricca di tradizione e fascino antico e ha inizio alla fine del XVIII secolo in Francia, nella regione dell’Alsazia, dove l’attività lavorativa della popolazione è quasi per tutti basata sull’agricoltura. Per tutti, ma non per la famiglia di David Braunsweige il cui figlio, Jonathan, avviando nel 1832 un’attività di mercante e fabbricante di orologi, dà inizio a quella dinastia di orologiai che creerà il marchio Levrette. E’ una figura tipica quella di Jonathan Braunsweige e si inserisce perfettamente negli scenari di quegli anni, in cui sono forti gli stimoli che soffiano dalla vicina Svizzera e nei quali si va affermando la figura ormai famosa del contadino-orologiaio, che lavora in piccoli laboratori o addirittura nella propria fattoria durante i lunghi mesi d’inverno, ingegnandosi tra ruote e meccanismi. Non tutti però, vuoi per mancanza di spirito imprenditoriale o anche per scarse capacità tecniche, riescono ad emergere. Non è il caso di Braunsweige che, nel 1850, sull’onda di un discreto riscontro del suo commercio e delle sue realizzazioni, si trasferisce a La Chaux-de-Fonds, tappa obbligatoria per chi vuol fare il classico salto di qualità, mettendosi in contatto con gli orologiai ed i mercanti delle regioni circostanti. E’ una scelta particolarmente adeguata che cavalca l’onda favorevole di un felice momento storico per la Confederazione Elvetica. Sono gli anni del boom dell’orologeria svizzera, diventata ormai una voce importante nell’economia di quel paese: la scena si popola di una miriade di nuove imprese, che si associano e creano nuove marche, mentre i paesi stranieri, chiedendo sempre più orologi, spingono il settore a specializzarsi e organizzarsi in termini più moderni. In questo clima, Jonathan Braunsweige con Isaac, suo nipote, stabilisce il nuovo laboratorio nel centro di La Chaux-de-Fonds, in Rue des Arts, 5 formando una nuova società denominata J. Braunsweige & C.ie. Nel 1887, dall’associazione con Baniel Hirsh, suo cognato, nascerà la Braunsweige & Hirsh dalla quale, nel giro di poco più di un decennio, sorgerà nel 1902 il marchio Levrette, per la fabbricazione di orologi e parti di orologio. La società si dividerà poi nel 1911, spartendosi le marche. Nel frattempo Isaac si vede assicurata la continuità della tradizione di famiglia dal figlio Gustave, nato nel 1894 e quando, nel 1911, la società si chiamerà Braunsweige & C.ie, Gustave è subentrato alla sua guida assieme alla madre. E’ un momento di ulteriore trasformazione ed ampliamento, in cui la nuova società diventa Manufacture di Montres Levrette, prendendo come ragione sociale proprio l’ultima marca depositata da Isaac nel 1902. La sede si trasferisce in Rue Leopold-Robert, la famosa via che attraversa interamente La Chaux-de-Fonds, mentre continua – anche se con una produzione numericamente più consistente – l ‘ antica vocazione artigianale della Maison, con la fabbricazione e le modifiche di movimenti da tasca e da polso e l’ampliamento continuo di una collezione attenta a tutte le nuove tendenze e strutturata per assecondare la domanda sempre crescente del mercato. La prima guerra mondiale e la grande crisi economica degli anni conseguenti ad essa, incidendo su tutti i settori commerciali ed industriali della Svizzera, non risparmiano quello orologiero. Anche per la Maison sono momenti difficili, ma dopo un breve periodo di stallo ed un rapido passaggio di testimone da parte della famiglia Braunsweige, il cammino riprende. Nel 1932 la Braunsweige & C.ie arriva ad essere diretta da quattro amministratori che, nel momento di maggiore depressione economica, provvedono a rilevarla assicurandone cosi la continuità storica e produttiva. Per gli orologi Levrette ha inizio una nuova vita, alimentata da nuove energie, stimoli e prospettive ma, soprattutto, rafforzata da uno stile imprenditoriale moderno e attento alla comunicazione che, sotto la guida di Charles Wilhelm ed Henri Bonardi, aprirà una via ricca di successo e popolarità durata quarant’anni. E’ il momento in cui gli orologi Levrette si affermano su tutti i mercati con la sintesi di eleganza, qualità e tradizione che propongono, mentre al marchio storico si affiancano i simboli divenuti famosi del levriero e della stella a cinque punte ( quest’ultima che sovrasterà il marchio Levrette da allora in poi, è l’inevitabile conseguenza della passione di Wilhelm e Bonardi per il foot-ball e l’emblema dell’allora prestigiosa e conosciuta in tutta Europa squadra di La Chaux- de-Fonds, l’Etoile, di cui i due furono, all’epoca, i più alti dirigenti). Gli anni ’40 e ‘ 50 corrispondono, insomma, al periodo di massimo splendore della Casa ed il nome Levrette arriva ad identificarsi principalmente con la produzione di cronografi ed orologi meccanici da uomo (vd. Lev Master) dalle linee classiche e rigorose. Questa tendenza caratterizzerà anche gli anni ’60 e bisognerà aspettare il decennio successivo perché la Maison, e con lei tutto il movimento orologiero svizzero, inizi a sentire l’influenza di quelle nuove tendenze espresse negli anni ’70 nel campo del design. Anche a questo profondo cambiamento la Levrette risponde però nel migliore dei modi, come sempre ha fatto nell’arco della sua lunga vita, e si adegua alle indicazioni della moda personalizzandole quanto più possibile. Da questa trasformazione di linee proporzioni e colori, nascono cronografi e subacquei eccellenti nelle prestazioni e interessanti dal punto di vista estetico (vd. Olimpionic 72 presentato in occasione delle Olimpiadi di Monaco), mentre le novità offerte dal progresso tecnologico la spingono a produrre uno dei primi orologi solari. Poi, appena dopo i primi modelli digitali e a cristalli liquidi, peraltro prodotti secondo la consueta qualità realizzativa, la grande crisi orologiera svizzera di quegli anni e l’inizio, prima di questo ritorno, del ventennale silenzio.
Per gentile concessione Boiocchi Franco