MIRALEM PJANIĆ, UNO DEI MIGLIORI CENTROCAMPISTI DELLA SQUADRA DI SERIE A JUVENTUS E DELLA NAZIONALE BOSNIA ED ERZEGOVINA, CI HA RACCONTATO DELLA SUA PASSIONE PER L’OROLOGERIA.
La Clessidra dal 1945: Tutti ti conoscono come giocatore, ma molto poco si sa della tua passione per l’orologeria, sei un collezionista?
Miralem Pjanić: Penso che l’orologeria sia un settore particolarmente affascinante. Tutti gli orologi sono unici e ognuno richiede molto lavoro e immaginazione. Ciò che è interessante è il fatto che ogni Maison orologiera ha la sua firma e può essere riconosciuta attraverso i suoi orologi iconici. Non si può che essere conquistati dai dettagli di questi orologi che rappresentano l’immagine delle loro Maison.
L.C.: Ti sei avvicinato all’orologeria grazie alla passione che qualcuno ti ha trasmesso, oppure è una tua questione personale ed istintiva?
M.P.: È un interesse che ho sviluppato personalmente un po’ alla volta. Non mi considero un intenditore, ma si tratta di bellissimi oggetti con storie importanti. Nel mondo del calcio gli orologi sono molto popolari e rappresentano sempre un argomento di conversazione. È una passione che condividiamo al di fuori del calcio.
“È UN INTERESSE CHE HO SVILUPPATO PERSONALMENTE UN PO’ ALLA VOLTA. NON MI CONSIDERO UN INTENDITORE, MA SI TRATTA DI BELLISSIMI OGGETTI CON STORIE IMPORTANTI.”
L.C.: Personalmente troviamo affascinante la perfetta meccanica di un orologio con la sua precisione assoluta, anche tu hai sviluppato questa passione per la meccanica e la perfezione?
M.P.: Orologi di questo genere hanno una meccanica complessa e questo è ciò che li rende unici. Non si tratta semplicemente di modelli riprodotti in catena di montaggio per ottimizzare le vendite, ma richiedono una passione particolare per il brand. Devi essere davvero interessato alla precisione per comprendere il lavoro che esiste dietro ad ogni orologio.
L.C.: Sei il testimonial di Corum, che cosa ti ha convinto a legarti a questa Maison, la sua storia, i modelli, la meccanica che realizza?
M.P.: Corum è un brand con una grande riconoscibilità e ne avevo già sentito parlare. Ho sempre trovato i modelli molto belli e unici. Durante la mia visita alla loro manifattura, sono stato testimone del lavoro e della professionalità nei loro ateliers. Questa Maison possiede davvero una ricchezza storica e umana e apprezzo il fatto che sia vicina ai suoi dipendenti. Sono un po’ come una grande famiglia e questo è un aspetto importante per me.
L.C.: Sul campo si usa spesso la frase “dettare i tempi di gioco”, tu sei certamente un giocatore che guida ed indirizza i movimenti dei compagni, è un istinto naturale?
“QUESTA MAISON POSSIEDE DAVVERO UNA RICCHEZZA STORICA E UMANA E APPREZZO IL FATTO CHE SIA VICINA AI SUOI DIPENDENTI”
M.P.: Sicuramente sì, si tratta di un vero istinto naturale, ma è ovviamente rafforzato dall’allenamento e dalla perseveranza. Sul campo la strategia è molto importante e occorre inoltre adattarsi ai propri compagni di squadra. Ciò che conta di più è la coesione del team. Il calcio è soprattutto un gioco collettivo e tutti cercano di indirizzare gli altri verso le migliori prestazioni possibili.