ORAFI: POSITIVI MALGRADO TUTTO

09 dicembre 2019

Steven Tranquilli Direttore di Federpreziosi

Le oltre 14.600 gioiellerie che operano in Italia dando lavoro a quasi 37.000 addetti, rappresentano il 4,2% dei ricavi della distribuzione al dettaglio ed il 3,7% del valore aggiunto. In sette anni tuttavia, dal 2012 ad oggi, il comparto ha perso quasi 1.000 imprese e oltre 3.000 addetti. I principali motivi della contrazione possono essere attribuiti alla progressiva e generalizzata riduzione del consumo di beni cosiddetti voluttuari e alle mutate modalità di acquisto con l’avvento del commercio elettronico che nel 2019 si prevede produrrà in Italia ricavi superiori ai 30 miliardi di euro, contro gli 11 miliardi del 2012.

I dati relativi alle vendite delle gioiellerie elaborati da Format Research per l’Osservatorio di Federpreziosi Confcommercio indicano che oltre il 56% delle imprese associate segnala un peggioramento dei ricavi negli ultimi due anni (2018 – 2019) rispetto ai due anni precedenti (2016-2017), per il 50,3% da imputarsi al calo dei clienti storici. Il perdurare delle incertezze e delle difficoltà della situazione economica, rende molto debole la propensione all’acquisto di beni non di prima necessità come quelli “preziosi” ma, ciò malgrado, l’atteggiamento positivo delle imprese sull’andamento della propria attività migliora a livello prospettico per il 2020, più accentuata a Nord Est e al Nord Ovest e meno al Centro e al Sud/Isole. In questo particolare momento, l’indicazione che il 53,6% degli associati Federpreziosi ritenga che la situazione rimarrà invariata e che l’11,2% preveda un miglioramento, può essere considerata un incoraggiante segnale della capacità di resilienza del settore.

Analizzando i dati riferiti al comportamento dei consumatori dell’Osservatorio emergono interessanti indicazioni e spunti di riflessione. Il digitale rappresenta l’elemento chiave nella scelta di marchi e prodotti e anche le gioiellerie devono comprenderne i rischi e coglierne le opportunità. I negozi fisici devono proporre in misura sempre maggiore un servizio personalizzato e “su misura”, puntando a interagire con il cliente sia online che offline per offrire un’esperienza unica ma al contempo permettergli di avere una propria autonomia nel processo di acquisto. L’e-commerce deve rappresentare una strategia vincente per il negozio fisico che, pur restando il centro di raccolta degli insight forniti dai clienti, rappresenta un ponte tra il consumatore e il mondo online! Tanto più l’esperienza del consumer sarà personalizzata, coerente con suoi desideri e le sue aspettative, tanto più sarà solido il rapporto con il brand!

Osservazioni apparentemente ovvie e banali ma che per la maggior parte delle gioiellerie italiane, aziende di piccole se non di piccolissime dimensioni, implicano un impegno non indifferente in termini di progettualità e di riorganizzazione. In questo ambito Federpreziosi si è impegnata ormai da anni in maniera determinante con l’intenso programma di informazione e formazione a livello di incontri territoriali e, a livello nazionale, con la serie di “Digital Talks” organizzati in collaborazione con IEG-Italian Exhibition Group, la serie di brevi incontri tra esperti e operatori diventata tradizionale e imperdibile appuntamento del programma di VicenzaOro, in cui nel corso delle varie edizioni si è chiaramente evidenziata la crescita anche del settore orafo nel processo di digitalizzazione.

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