Tempi passati

25 febbraio 2021

Chiedere a un uomo il permesso di lavorare? Al pensiero, Carolin Striegl sorride. Nella manifattura tedesca NOMOS Glashütte, l’esperta orologiaia realizza lo Swing-System NOMOS, cuore del movimento. Quello che scandisce il ritmo.

Almeno in parte: a marzo, la Giornata internazionale della donna e l’Equal Pay Day ci ricordano che la discriminazione è un problema ancora attuale. Ma non qui a NOMOS Glashütte.

GLASHÜTTE, FEBBRAIO 2021. L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna. “Le donne che vogliono accettare una proposta di lavoro necessitano del permesso scritto del marito, il quale ha inoltre il potere di revocare questa decisione senza preavviso. Egli può, a sua discrezione e senza il consenso della moglie, porre fine al contratto di lavoro in essere. Luogo di residenza, casa, denaro: in quanto capofamiglia, l’uomo ha il potere decisionale su tutto.”
Queste le leggi in vigore non in un paese non lontano, ma in Germania, e fino a pochi decenni fa. Oggi, alla vigilia della Giornata internazionale della donna, non più. La «Legge sull’uguaglianza dei diritti di uomini e donne» venne varata nel 1958, ma fu solo nel 1962 che le donne tedesche furono libere di aprire un proprio conto in banca, e a partire dal 1977 che non ebbero più bisogno del consenso del marito per lavorare.

Acqua passata: le donne sono libere da tempo di lavorare come e dove preferiscono. Va da sé. Ma la parità di trattamento economico non è ancora realtà. In Germania, le donne guadagnano in media quasi un quinto in meno dei colleghi maschi. Nel 2021 l’Equal Pay Day, che è la risposta a questo divario economico, cadrà il 10 marzo, ovvero due giorni dopo la Giornata internazionale della donna. In termini puramente matematici, quindi, le donne tedesche avranno lavorato gratuitamente dal 1 gennaio al 10 marzo. E l’Equal Pay Day si celebrerà nello stesso periodo anche in altri Paesi europei.

A NOMOS Glashütte, l’Equal Pay Day coincide con l’1 gennaio, poiché le donne e gli uomini che svolgono mansioni equiparabili percepiscono lo stesso compenso. Da tempo l’azienda conta più donne che uomini in tutti i ruoli, compresi quelli gestionali.

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