Tourbillon Edouard Bovet: nuova interpretazione di prestigio

13 aprile 2018

La comprovata architettura del tourbillon volante introdotto nelle collezioni BOVET nel 2015 viene rivisitata dagli orologi della Maison per proporne una nuova interpretazione di prestigio. Il paragone, tuttavia, si ferma qui, perché quello di cui si parla è un movimento completamente ridisegnato e inedito. Il Tourbillon Edouard Bovet attinge la sua energia da un bariletto unico che garantisce la sua colossale autonomia, superiore a dieci giorni di riserva di carica, nonostante le sue numerose complicazioni e i 472 componenti. Questa stessa energia consente l’indicazione di ben tre diversi fusi orari secondo una configurazione fino ad allora inusitata, e che permette una lettura tanto completa quanto intuitiva. Il fuso orario locale occupa il centro del segnatempo. Una cupola indicante il ciclo giorno/notte si aggiunge alle lancette delle ore e dei minuti, ruotando in senso antiorario per essere più fedele alla realtà. In questo modo il sole sorge a est e tramonta a ovest.

Ciascuno dei due orari aggiuntivi consente di visualizzare, a propria scelta, uno dei ventiquattro fusi. Questi mostrano rispettivamente il nome della città corrispondente al fuso orario prescelto in una finestrella, e l’ora di questo stesso fuso mediante una lancetta che percorre un quadrante di 24 ore. Questa lancetta segue il contorno di una cupola emisferica che rappresenta la terra e sovrasta naturalmente il meridiano del fuso selezionato. Al fine di ridurre al minimo il consumo di energia e di ottimizzare le prestazioni cronometriche del segnatempo, le due cupole sono in titanio. La scelta di questo materiale ne complica la realizzazione da un punto di vista sia tecnico sia artigianale. La superficie della cupola viene quindi incisa per rappresentare la mappa del mondo, appositamente ridisegnata per occupare l’estensione emisferica della cupola. La superficie degli oceani viene abbassata prima di essere trattata con Super-Luminova blu,  applicato delicatamente a mano.

 

Su impulso di Pascal Raffy, sin dal 2016 la nuova visione dell’architettura stessa dei movimenti si armonizza agli indicatori emisferici brevettati per offrire un’interpretazione tridimensionale della misura del tempo.  Pertanto, le lancette dell’indicazione centrale sono incurvate a mano per sorvolare letteralmente quelle dei fusi orari secondari. Il movimento aziona in modo continuo e simultaneo ben otto lancette e tre indicazioni emisferiche. Al fine di ottenere prestazioni eccezionali, garanzia di una cronometria e di una riserva di carica esemplari, ogni componente è stato realizzato secondo le più rigorose regole dell’arte orologiera. I perni sono stati modellati e i denti di ciascun organo mobile tagliati per generazioni nel più attento rispetto della tradizione artigianale, così come la concepivano e la praticavano i fratelli Bovet all’alba del XIX secolo.

 

Il tourbillon riceve così un’energia ottimizzata e quasi costante per tutti i dieci giorni di riserva di marcia certificati. Per potenziarne ulteriormente le qualità cronometriche, è stata mantenuta la costruzione brevettata del tourbillon volante double face. Questa nuova visione del tourbillon consente da un lato di aumentare drasticamente la cronometria riducendo al minimo l’attrito e l’effetto leva e dall’altro di migliorarne ulteriormente l’estetica. L’intera gabbia del tourbillon sembra quindi librarsi nell’aria, giacché il punto in cui è collegata al movimento presenta un ingombro quasi impercettibile. Proposto in oro rosso, oro bianco o in platino, il Tourbillon Edouard Bovet offre un’ergonomia eccezionale nonostante la sua densità meccanica.

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