LA LEGGENDA CONTINUA – ULYSSE NARDIN PRESENTA IL FREAK ONE
LA STORIA DEL FREAK
Il Freak 2001 è stato un incredibile iconoclasta, pioniere di tecnologie anticonformiste che oggi definiscono l’orologeria meccanica del XXI secolo.
La rivoluzione che ha interessato l’orologeria svizzera negli ultimi 20 anni ha avuto un ritmo incalzante. È stata una stagione ricca di audaci innovazioni quanto a movimenti, materiali e design. Un’inarrestabile serie di invenzioni.
Ma da dove è iniziata? Dal Freak.
Ulysse Nardin ha presentato il Freak nel 2001, sotto la guida dell’imprenditore anticonformista Rolf Schnyder, proprietario del brand, e grazie alla maestria del genio dell’orologeria Ludwig Oechslin. Si trattava di una creazione fuori dagli schemi, un UFO in una terra di convenzioni e tradizionalismo. Senza quadrante, senza lancette e senza corona, secondo Schnyder non poteva che chiamarsi Freak.
La regolazione dell’ora era affidata a un sistema integrato nella lunetta e per la carica si utilizzava un dispositivo inserito nel fondello. Non disponendo di lancette, l’ora era indicata da un carrousel tourbillon, che ruotava compiendo un giro completo su se stesso in un’ora.
Ulysse Nardin considerava il Freak un laboratorio al polso. Ludwig Oechslin voleva che fosse il primo segnatempo ad ospitare il suo scappamento a doppio impulso diretto, un capolavoro di alta orologeria.
Un altro aspetto altrettanto all’avanguardia: il Freak risultava essere il primo orologio svizzero dotato di scappamento in silicio, materiale leggero ed elastico, ad elevata scorrevolezza (basso attrito) e resistenza, che può essere prodotto con tolleranze molto strette. Nel 2001, la decisione di utilizzarlo in orologeria fu una scelta epocale – e molto costosa. Attualmente, a distanza di due decenni, è diventato un materiale convenzionale, ma ogni orologio contemporaneo dotato di componenti in silicio è senza dubbio debitore nei confronti del Freak.
Dal 2001, Ulysse Nardin ha depositato oltre una ventina di brevetti per questo modello dall’iconica silhouette priva di corona. Eppure, nonostante tutto, rimane ancora… un freak. Oggi, tornata da poco indipendente, la Manifattura continua a scriverne la storia leggendaria con il Freak ONE.
NO DIAL, NO HANDS, NO CROWN
Nel riscrivere i codici dell’alta orologeria da oltre vent’anni, l’iconica forma del Freak si distingue per tre caratteristiche inconfondibili
SENZA QUADRANTE
Generalmente, gli orologi meccanici celano il meccanismo sotto un quadrante. Ma il Freak non ce l’ha. Il movimento funge anche da lancetta dei minuti, mentre quella delle ore è un indicatore montato su un disco rotante posizionato sotto il movimento.
SENZA LANCETTE
Segnatempo non convenzionale, il Freak è privo di entrambe le lancette. In alternativa, il carrousel tourbillon, che ruota compiendo un giro completo in un’ora, diventa la lancetta dei minuti, mentre quella delle ore è sostituita da un indicatore su un disco rotante. Un design ambizioso, di grande leggibilità.
SENZA CORONA
Solitamente per regolare e caricare un orologio meccanico è necessaria una corona. Il Freak originale l’aveva sostituita con un sistema di regolazione dell’ora integrato nella lunetta e si caricava grazie a un meccanismo inserito nel fondello.
2001 FREAK
Il primo Freak, lanciato nel 2001, è una pietra miliare dell’alta orologeria svizzera. Oltre ad essere privo di quadrante, lancette e corona, è anche il primo orologio meccanico della storia dotato di ruote di scappamento in silicio. Oggi questo materiale è di uso comune nell’orologeria, ma il Freak ne è stato un precursore.
2007 FREAK DIAMONSIL
Ulysse Nardin continua a considerare il Freak un banco di prova per le innovazioni high-tech. Il DIAMonSIL, una lega brevettata che unisce il silicio a un rivestimento di diamante, contribuisce a potenziarne ulteriormente i vantaggi prestazionali, tanto da essere tuttora in uso.
2008 FREAK BLUE PHANTOM
Un’ulteriore svolta verso l’innovazione è rappresentata dal Freak Blue Phantom, che introduce per la prima volta una spirale in silicio nello scappamento dell’orologio, garantendogli maggiore leggerezza, durata, precisione e resistenza alle escursioni termiche e ai campi magnetici.
2010 FREAK DIAVOLO
Il passaggio generazionale arriva con il Freak Diavolo, che introduce un secondo carrousel tourbillon. Questa volta si tratta di un carrousel tourbillon “volante”, che sposta il movimento accostandolo al bordo interno della cassa. Il nome del segnatempo deriva dall’aspetto “diabolico” conferitogli dalle “corna rosse” della riserva di carica, visibili attraverso il fondello.
2018 FREAK VISION
Ulteriore cambio di passo con il Freak Vision, il primo della collezione dotato di un sistema di carica automatico denominato Grinder®. È munito inoltre di un bilanciere extra-large con micro-lame stabilizzatrici e di uno scappamento a forza costante. In tutto sono tre le innovazioni brevettate incluse in questo modello.
IL FREAK ONE
A distanza di oltre vent’anni dal lancio del primo Freak, Ulysse Nardin celebra il suo modello orgogliosamente anticonformista con il nuovo Freak ONE
Ancora oggi, a 22 anni dal lancio dell’edizione originale, il Freak rappresenta un concept ambizioso, oltre ad essere uno degli esempi più all’avanguardia dell’orologeria contemporanea.
Caposaldo del settore, l’originale offriva una tecnologia avanzata unita a un design innovativo che ha cambiato per sempre la percezione dell’aspetto – e del funzionamento – di un orologio meccanico. Un approccio ribelle, una rivoluzione in stile Freak…
Quest’anno, con all’attivo una serie di memorabili versioni che hanno contribuito all’unicità di questo modello, Ulysse Nardin introduce il Freak ONE, un ritorno alle origini per l’icona della Manifattura.
Nuovo segnatempo ispirato al capostipite della collezione, il Freak ONE ne conserva le tre caratteristiche distintive: si presenta infatti senza quadrante, senza lancette e senza corona.
È regolato da una spirale in silicio introdotta nel 2008 e da uno scappamento rivestito con la tecnologia al plasma DIAMonSIL, un innovativo trattamento superficiale basato sulla combinazione di silicio e diamante sintetico applicato per la prima volta al Freak nel 2007, che rende il movimento resistente agli urti e alle abrasioni.
Il Freak ONE sintetizza inoltre i codici stilistici delle generazioni precedenti, dalla lunetta dentellata dell’originale del 2001 al sistema di ingranaggi a vista del Freak Cruiser del 2013, fino alla massima leggibilità del Freak Vision del 2018. I dettagli in oro rosa e titanio nero con rivestimento DLC richiamano le versioni recenti, come il Freak S dello scorso anno.
Il Freak ONE è il nuovo fiore all’occhiello di Ulysse Nardin e il fulcro della Manifattura.
Il Freak è da sempre precursore dei tempi, oggetto del desiderio di collezionisti esploratori con una passione per l’innovazione. A distanza di oltre vent’anni, il Freak ONE rappresenta la storia di una leggenda.
INTERVISTA JEAN-CHRISTOPHE SABATIER
Lo storico Chief Product Officer di Ulysse Nardin descrive il ruolo unico rivestito dal Freak nella storia dell’orologeria
“Non si può sottovalutare l’impatto del Freak sull’orologeria svizzera”, spiega Jean-Christophe Sabatier, Chief Product Officer di Ulysse Nardin. “L’impiego del silicio nello scappamento è stata una rivoluzione. E il suo design, assolutamente dirompente: senza quadrante, senza lancette, senza corona. È stato il primo hyperwatch del settore. Per gli appassionati di orologeria, è uno spartiacque: esiste un prima e un dopo il Freak.”
Secondo Sabatier, i creatori del Freak erano dei precursori. “Rolf Schnyder e Ludwig Oechslin erano freak nell’anima, e lo dico con grande affetto”, aggiunge. “Mostravano una mentalità estremamente aperta e indipendente, e un coraggio che rasentava la follia. Hanno osato un azzardo considerevole, pur sapendo di correre il rischio di una sconfitta da parte di competitor con maggiori risorse a disposizione. Non gli è dato il riconoscimento che meritano. Erano i veri pionieri dell’orologeria del XXI secolo. Da allora, tutti hanno seguito la strada che hanno tracciato.”
A distanza di vent’anni, il Freak è l’inimitabile firma di Ulysse Nardin. “Non è possibile copiare il Freak”, sostiene. “È troppo difficile”.
L’anno scorso, la Manifattura è diventata indipendente. “Oggi il Freak rappresenta la nostra mentalità”, continua Sabatier. “E il Freak ONE è la nuova espressione della nostra identità. È un segnatempo estremamente tecnico, ma con un’intensa valenza emotiva. La regolazione dell’ora affidata alla lunetta è un’esperienza indimenticabile. È questo che rende il Freak così speciale, e il motivo per cui è apprezzatissimo dai veri collezionisti.”
LA STRUTTURA DEL FREAK
Il Freak è un condensato di tecnologie avanzate, pur dimostrando grande facilità di utilizzo, lunga durata e un’ergonomia perfetta per un uso quotidiano
La lunetta e la levetta di sblocco
L’insolito sistema di regolazione dell’ora del Freak è azionato dalla lunetta e viene attivato sollevando la levetta di sblocco a ore 6. La rotazione della lunetta determina quella dell’intero movimento, che sostituisce le lancette dell’orologio. Riabbassando la levetta, la lunetta si blocca in modo da evitare danni al sistema di regolazione.
Il coperchio del bariletto
Il coperchio del bariletto indica l’ora compiendo una rotazione completa in 12 ore. Sul disco delle ore è inciso un motivo soleil di colore nero.
Il ponte dei minuti
Il caratteristico ponte dei minuti del Freak è sospeso sotto il vetro zaffiro sostenendo l’intero sistema di ruote, un oscillatore sovradimensionato in silicio e un carrousel tourbillon volante che compie un giro completo in 60 minuti. Lo scappamento è rivestito con DIAMONSIL, un trattamento brevettato.
Il sistema di carica Grinder®
Il movimento automatico del Freak ONE vanta una riserva di carica di 72 ore. Il sistema di carica Grinder®, oggetto di brevetto, è progettato per catturare energia anche con il minimo movimento del polso. Il rotore è collegato a una cornice dotata di quattro lame, che fornisce al sistema una corsa angolare doppia, come una bicicletta con quattro pedali al posto di due. Grazie a questo dispositivo, risulta due volte più efficiente di un sistema di carica tradizionale.
Il cinturino integrato in caucciù
Il Freak ONE condivide l’impegno della Manifattura a favore di un futuro più sostenibile. Il cinturino in caucciù è composto infatti per il 30% da scarti di produzione riciclati dall’azienda svizzera BIWI, partner di Ulysse Nardin. Flessibile e impermeabile, contribuisce a migliorare ulteriormente l’ergonomia e la portabilità del segnatempo.